I movimenti per il diritto all’abitare insieme ad altre realtà politiche, sociali e territoriali hanno lanciato ieri la campagna per la disobbedienza all’art5 del Piano casa, che nega in maniera retroattiva la possibilità di ottenere la residenza e l’allaccio ai servizi pubblici.
Intorno alle ore 15.30 sono stati occupati vari municipi, con l’obiettivo di parlare ai lavoratori e alle lavoratrici degli uffici anagrafici, invitandoli a disobbedire a una legge che punisce e criminalizza la povertà e la precarietà, e di diffondere fra utenti e passanti la campagna contro il Piano casa e per la libertà di movimento.
In alcuni Municipi III, IV, V, VIII c’è stata un’interlocuzione anche con i Presidenti, che si sono impegnati a costruire un percorso istituzionale che ponga la questione dell’art5, ritenendolo ingiusto e inapplicabile. Già da domani alcuni municipi istruiranno le pratiche per sbloccare le residenze a chi vive in emergenza abitativa dentro stabili occupati.
La campagna contro il Piano casa e per la libertà di movimento è appena iniziata:
Oggi 18 giugno ore 18 assemblea pubblica a Porta Pia contro il governo Renzi e per la libertà di movimento; sabato 21 ore 16.30 corteo cittadino da Piramide, a un mese dall’approvazione del Piano Casa e dagli arresti di Paolo e Luca.
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