Questa mattina, 21 agosto 2014, decine di militanti hanno manifestato sotto il palazzo di via Furnari 31 a Catania, insieme agli abitanti, per chiedere che venga tutelato il diritto alla casa delle famiglie residenti. L’Ordinanza di sgombero del palazzo per motivi di sicurezza notificata dal Comune il 6 agosto e scaduta proprio oggi, qualora fosse eseguita, lascerebbe senza un tetto circa 50 persone tra cui bambini e anziani in condizioni di indigenza. Il Comune di Catania, solerte nell’emanare un’ordinanza di sgombero, impugnata davanti al TAR dai residenti per i macroscopici difetti che presenta, non ha ancora trovato una soluzione abitativa dignitosa per le famiglie sottoposte allo sgombero. Una situazione inaccettabile che rischia di innescare l’ennesima emergenza abitativa nella nostra città. Se, come pare, tale sgombero è sollecitato dalla proprietà del terreno attiguo al civico 31 dove sta sorgendo un nuovo palazzo che ospiterà un centro di formazione e un residence per turisti, allora i profili della vicenda diventerebbero ben più gravi e l’amministrazione comunale dovrebbe rispondere della scelta di aver privilegiato gli interessi di costruttori privati ai danni di chi, senza reddito, soffre più di ogni altro la crisi economica.
A Catania 5000 famiglie attendono da anni una casa popolare, migliaia sono i nuclei familiari che vivono nella più assoluta povertà in situazioni abitative precarie e insicure. La vicenda di via Furnari è solo l’ennesima emergenza che si somma alle centinaia di sfratti, al dramma di centinaia di famiglie che vivono in situazioni inaccettabili. La protesta di oggi, che continuerà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, fin quando non verrà data una dignitosa sistemazione alle famiglie sgomberate, vuole portare all’attenzione dell’intera città il dramma di migliaia di senza casa ai quali il Comune non dà, da anni, alcuna risposta.In attesa di un piano di edilizia popolare e di recupero, a fine abitativo, del patrimonio pubblico in abbandono chiediamo all’amministrazione comunale e al Prefetto di Catania di provvedere subito alla concessione di immobili alle famiglie sotto sgombero di via Furnari e a chi da anni aspetta l’alloggio popolare a cui ha diritto. In una città in cui migliaia di vani sono chiusi, inabitati e in mano a pochi proprietari (spesso società immobiliari) al solo fine di far aumentare il prezzo degli affitti, Prefettura e Amministrazione Comunale hanno la facoltà di procedere alla requisizione delle case sfitte e alla loro assegnazione provvisoria alle famiglie senza casa. Sono queste le misure di cui Catania ha bisogno per rispondere all’emergenza casa, per ristabilire la giustizia sociale e per restituire dignità a centinaia di famiglie.
Catania Bene Comune, Rifondazione Comunista, Collettivo Politico Experia, Arci, Sportello di Autodifesa Precaria.
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