Una donna e 2 bambini morti, un’altra bambina in ospedale in fin di vita e un uomo, anch’egli in ospedale distrutto per la strage che ha colpito la propria famiglia. Questo lo scenario in cui si sono trovati gli abitanti di Via Carlo Felice (Quartiere san Giovanni) e gli occupanti del Sans Papiers, Centro sociale occupato da 10 anni a Roma.
Immediata la strumentalizzazione di chi vuol nascondersi, ancora una volta, dietro un dito facendo finta di analizzare il problema dell’immigrazione e dell’abitare. Immediatamente il Sans Papiers e le occupazioni in generale diventano il capro espiatorio per Khalid Chaouki deputato Pd e responsabile immigrazione del Partito Democratico di Roma: “La tragica notizia del ritrovamento del corpo di una donna marocchina e dei suoi due bambini nel Centro Sociale Sans Papiers, sottolinea ancora una volta l’inadeguatezza dei centri e delle strutture occupate abusivamente nella Capitale– sottolinea in una nota – Occorre prendere una posizione netta contro queste situazioni di illegalità per garantire il bene di chi abita in quelle strutture e per risanare quei contesti dove migliaia di persone continuano a vivere in condizioni disumane e fuori da qualsiasi tipo di controllo”.
Si limita a rimarcare l’illegittimità di chi vive in quel palazzo senza analizzare realmente il perché quella gente vive in un palazzo occupato, senza chiedersi come mai le occupazioni abitative a Roma, e non solo, sono in forte aumento; afferma che bisogna “garantire il bene di chi abita in quelle strutture”, senza pensare che forse bisognerebbe garantire il bene di chi dovrebbe avere il diritto ad un lavoro per poter vivere e non sopravvivere, si dovrebbe pensare a garantire chi non ha la possibilità di avere un tetto sopra la propria testa.
Il deputato Pd e tutta la classe politica italiana, devono capire che tanta gente non vuole rimanere nell’immobilismo in cui loro ci vogliono far vivere.
Lo sciacallaggio dei media continua, addirittura qualcuno chiude un articolo di cronaca nera in questo modo: “A destra del portone c’è la serranda del centro sociale Sans Papiers, manifesti rossi, annunci di iniziative e scioperi per la casa. E qualcuno ricorda ancora la cacciata con la forza, undici anni fa, del portiere, allora l’ultimo abitante rimasto nel palazzo della Banca d’Italia, chiuso perché doveva essere ristrutturato. Ma è rimasto così.”
* Oltremedianews.com
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Qui di seguito il comunicato degli occupanti del Sans Papier
La collettività del Centro Sociale Occupato Sans Papiers #occupybankitalia esprime la piena solidarietà ai familiari delle vittime, alla comunità dell’occupazione abitativa di Carlo Felice e a tutta Action Diritti in Movimento.
Al termine di una giornata segnata da un terribile dramma privato prendiamo parola non tanto per entrare nei dettagli della vicenda, quanto per distaccarci dal cannibalismo mediatico attuato dagli organi di stampa e politici. In casi come questo sarebbe necessario rispettare la nuda cronaca dei fatti, lasciando da parte speculazioni e sciacallaggi.
Potremmo soffermarci a lungo sulle varie e molteplici forme di disagio nella città di Roma e su come la pratica dell’occupazione cerchi di essere una risposta temporanea a tale fenomeno, ma preferiamo in questo momento esprimere tutta la nostra solidarietà ed essere vicini ai familiari delle vittime.
C.S.O.A. Sans Papiers #occupybankitalia
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