Siamo un gruppo di ragazze e ragazzi della Martesana, studenti, lavoratori e disoccupati che di fronte a un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 43 per cento e alle reali e concrete difficoltà di trovare un’occupazione, hanno deciso di inventarsi un lavoro per
provvedere questa esigenza.
Perché?
La situazione lavorativa italiana e della Martesana ci tocca da vicino: quotidianamente viviamo sulla nostra pelle la difficoltà di trovare lavoro all’interno di un sistema sempre più instabile e precario, dove mancano adeguati servizi di formazione, orientamento e supporto ai giovani disoccupati, e l’impossibilità di poter progettare un futuro,
diventare indipendenti dalle nostre famiglie o continuare gli studi.
Tanti dei nostri amici e fratelli hanno scelto di andarsene con la speranza di costruirsi un futuro altrove, lontano da una terra da sempre importante centro economico di tutto il paese che piano piano sta morendo.
Anche in Martesana questa tendenza negativa, purtroppo, è ben visibile: viviamo in un territorio dove quotidianamente perdono il lavoro decine di lavoratori, dove non si contano più i capannoni lasciati vuoti da licenziamenti di massa e fallimenti, dove la delocalizzazione e l’esternalizzazione del lavoro continuano a causare la chiusura di storiche ditte, un tempo eccellenza italiana.
Sono in molti a sostenere che i giovani non abbiano voglia di lavorare; ci articolano come fannulloni e pensano che non abbiamo voglia di provare e sperimentare e che ciò che facciamo è l’accomodarci in attesa che il lavoro bussi alla nostra porta. Evidentemente non stanno parlando di noi. Noi, siamo quei giovani che hanno deciso di crearsi il lavoro,
di crearlo qui in Italia, in Martesana scontrandosi con l’evidente realtà che oggi non basta neanche un singolo lavoro per riuscire a sopravvivere. Abbiamo deciso di non arrenderci davanti a questa situazione e di provarci fino in fondo, con la voglia di dimostrare che
è possibile lavorare fuori dalle logiche di profitto e sfruttamento.
Cosa faremo:
Dalla nostra volontà di non accettare passivamente tutto questo nascono le Officine Popolari, esperimento di lavoro condiviso e autogestito all’interno di uno dei tanti capannoni industriali abbandonati e svuotati dalla crisi. Tra i progetti he si vogliono realizzare all’interno dello spazio ci saranno: una mensa, per permettere a chiunque, dall’operaio allo studente, di poter mangiare ad un prezzo popolare, una falegnameria, un laboratorio artistico, un laboratorio di riparazione telefoni e pc, mercatini anticrisi e molto altro ancora!…
Passa a trovarci in via Vecchia da Cassano 21, zona industriale tra Pioltello Cassina e Cernusco
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