Oggi decine di attivisti per l’Acqua Pubblica hanno invaso il salone di Acea per denunciare gli appalti neri emersi da una recente inchiesta de L’Espresso.
Mentre le tariffe dell’acqua continuano ad aumentare e il servizio continua a peggiorare, come vengono utilizzati i milioni di euro delle bollette dei cittadini romani?
Sicuramente arricchendo gli azionisti e a quanto pare anche ditte di Mancini e Monaco in odor di mafia.
Intanto l’azienda continua ad effettuare migliaia di distacchi idrici nei confronti dei cittadini che non riescono a pagare le bollette.
Per accendere i riflettori sulla gestione speculativa dell’acqua di Roma e per aiutare i cittadini a difendersi dai distacchi idrici si stanno avviando in tutta Roma gli sportelli anti-distacchi.
Il messaggio al Sindaco Marino è chiaro: diritto all’acqua e rispetto della democrazia.
Va quindi fermato il progetto di definitiva privatizzazione già benedetto dalla giunta Marino e avviata la ripubblicizzazione di Acea.
Il miglior vaccino contro mafia e corruzione è la partecipazione dei cittadini nella gestione dei servizi pubblici.
Rete Diritto alla città
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