È lo stesso che a ottobre 2011 dichiarava di non avere mai sentito odore di mafia o una controfigura?
L’avviso di garanzia per corruzione recapitato al Sindaco Sodano, il fermo di polizia di un noto imprenditore del mattone e il sequestro di tutti i documenti relativi alla lottizzazione Lagocastello dell’epoca Burchiellaro non sono fulmini a ciel sereno, ma conferme. In questi anni abbiamo ripetuto l’esistenza di profonde e inquietanti connessioni tra il mondo dell’imprenditoria e quello della politica che, in più di un caso, sconfinano nella malavita organizzata per favorire l’interesse di pochi privati a danno del bene comune dei cittadini.
L’abbiamo scritto nel nostro dossier sul cemento a Mantova parlando apertamente di un trasversale “Partito del Cemento”, l’abbiamo ripetuto durante l’approvazione del Pgt facendoci cacciare dall’aula e nelle prese di posizione contro le nuove speculazioni edilizie. Due mesi fa, infine, abbiamo fatto irruzione in consiglio comunale, per denunciare sconti e favori che l’amministrazione pratica per gli amici.
Mantova e i suoi cittadini hanno pagato e continuano a pagare per speculazioni dissennate e scelte “poco illuminate” che non sono di certo limitate all’amministrazione uscente. E mentre continuiamo il nostro impegno affinché si pensi realmente a chi vive e abita la città e si coinvolgano i cittadini nelle scelte che riguardano la loro vita, speriamo che questa indagine fermi quelle azioni amministrative che di solito vengono realizzate a fine mandato per “rendere favori” e/o per vincolare la città a scelte che la segnerebbero pesantemente negli anni successivi.
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