Lunedì 9 Novembre alle 9.30 è stata fissata l’udienza in cui il giudice dovrà pronunciarsi in merito alla richiesta di dissequestro della Casa della Pace.
È trascorso più di un mese dal blitz notturno tra Venerdì 2 e Sabato 3 Ottobre in cui la Polizia di Roma Capitale con al seguito un imponente schieramento tra agenti e funzionari di Carabinieri, Polizia di Stato, Nas, Asl, Ispettorato del Lavoro, Siae, ha chiuso la storica realtà della Casa della Pace di Testaccio mettendo l’immobile sotto sequestro penale. Da oltre un anno assistiamo a continui tentativi di delegittimazione e interruzione delle attività svolte dalla Casa della Pace.
La nostra storia parla d’altro, una storia lunga 30 anni, iniziata nel lontano Ottobre del 1984 con l’occupazione e la valorizzazione di una porzione del complesso architettonico dell’Ex-Mattatoio di Testaccio lasciato in un desolante stato di abbandono dal 1975. E’ proprio grazie al riutilizzo da parte di realtà culturali e sociali come la Casa della Pace di molti spazi del Mattatoio che è stato possibile salvare e restituire alla città un gioiello urbanistico altrimenti lasciato in rovina. Il lavoro svolto da queste realtà è servito oltre che a recuperare e salvaguardare molte strutture edilizie anche a riaffermare il carattere storico del Mattatoio e del Campo Boario da sempre luoghi di scambio tra culture diverse, impedendo che queste aree fossero preda di mire speculative e affaristiche.
Nonostante il Comune di Roma abbia riconosciuto la funzione sociale e culturale svolta dalla Casa della Pace già dal 2003 con un ordine del giorno collegato alla delibera n.10 del 28/02/2003 di riqualifica del complesso dell’ex- Mattatoio, nel quale il Sindaco e l’Assessore competente si impegnavano a procedere all’assegnazione, alle tante promesse e impegni non è seguito nessun atto di formale di riconoscimento. La Casa della Pace rimane di fatto, l’unica realtà tra quelle storiche operanti nell’ex – Mattatoio, ancora da regolarizzare. Per di più ora arriva anche il tentativo di screditarne le finalità e le attività.
Riteniamo fondati i nostri sospetti che dietro a questa operazione si celino appetiti lucrativi e privatistici in un luogo occupato dalla Casa della Pace che non ha padrini alle spalle, che è indipendente, autogestita, autofinanziata e quindi più facilmente esposta.
In questi 30 anni siamo riusciti a sviluppare, costruire e consolidare rapporti con le realtà territoriali del quartiere, organizzando e offrendo una ricca attività culturale e artistica. Non possiamo accettare che in una sola notte venga azzerato tutto il lavoro finora svolto.
Alle accuse contenute nel verbale di sequestro stanno ampiamente rispondendo i nostri legali per chiedere il dissequestro immediato dell’immobile.
Nel mese intercorso la Casa della Pace ha reagito promuovendo iniziative di protesta e denuncia all’interno del quartiere e della città, mantenendo vive le attività che quotidianamente coinvolgono più di 300 persone. Questo è stato possibile grazie alla solidarietà offerta da alcune realtà territoriali come il Centro Socio Culturale di Ararat (comunità curda),l’Associazione di ostetriche il Nido, la sezione di Sel di Testaccio, l’Associazione Tana del Bianconiglio.
Tra le iniziative finora promosse ricordiamo il corteo spontaneo del 4 Ottobre che si è snodato per le vie di Testaccio, la manifestazione in Campidoglio dell’8 Ottobre, la partecipazione al corteo in difesa del Corto Circuito e degli spazi sociali del 23 Ottobre, quattro flash mob di sensibilizzazione nel quartiere.
A sostegno della Casa della Pace intervengono 40 tra gli scrittori, attori, registi e musicisti più influenti del panorama italiano:
Niccolò Ammaniti, Asia Argento, Paolo Virzì, Saverio Costanzo, Piotta, Daniele Vicari, Edoardo Leo, Noyz Narcos, Violante Placido, Adriano Giannini, Nicola Lagioia, Sandro Veronesi, Claudio Santamaria, Vinicio Marchioni, Pierpaolo Capovilla, Mimmo Calopresti, Emma Dante, Silvano Agosti, Lorenza Indovina, Igort, Giuseppe Piccioni, Fabrizio Ferracane, Cor Veleno, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Alex Infascelli, Elisa Fuksas, Aldo Nove, Luca Miniero, Marco Conidi, Ivan Franek, Duccio Camerini, Francesco Montanari, Elena Arvigo, Giordano De Plano, Daniele Gaglianone, Giorgio Caputo, Andrea Sartoretti, Vittorio Moroni, Sandrone Dazieri, Leone Pompucci.
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Per il mese di Novembre e Dicembre la Casa della Pace ha lanciato una campagna di sottoscrizione itinerante per la città, sia per rafforzare la rete con le altre strutture culturali e sociali sia per fronteggiare il danno economico legato al sequestro e al successivo furto subito.
Il 29 Novembre alla Casa del Popolo a Torpignattara si svolgerà una cena e spettacolo mediorientale preceduto da un dibattito e l’11 Dicembre una serata reggae al Centro Sociale Intifada.
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