Ieri 17 dicembre, in occasione del consiglio d’istituto, che discuteva il provvedimento repressivo (21 giorni di sospensione) a carico di 39 studenti coinvolti nell’occupazione del Liceo Artistico di Porta Romana , si è svolto un numeroso presidio contro la repressione, chiamato dal collettivo del liceo, per ribadire che non saranno sospensioni, denunce e sgomberi a farci chinare la testa e a fare da spartiacque fra studenti buoni e studenti cattivi. La forza della solidarietà, ha dimostrato ancora una volta, che solo la lotta produce risultati! Le sospensioni sono state sospese fino a martedì 22 dicembre in cui è stato convocato un consiglio d’istituto straordinario aperto agli studenti e ai genitori coinvolti, in cui si discuterà dell’eventuale provvedimento. Tuttavia ,per adesso, sembra che la dirigenza non metta in discussione il provvedimento in quanto tale, ma sia disposta solo ad un compresso sulla durata. Sicuramente oggi gli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana hanno vinto una battaglia anche se la partita non si è conclusa, poiché è inammissibile che vengano puniti 39 studenti per un occupazione che né ha visti coinvolti oltre 200.
Il clima repressivo che si è respirato intorno all’area del liceo in queste settimane s’iscrive in un panorama che coinvolge tutte le lotte sociali del territorio. Basta pensare alle cariche di martedì ai manifestanti che contestavano, sotto il consiglio regionale, l’approvazione alla nuova legge di riordino del sistema sanitario Toscano; in contemporanea veniva sgomberata l’occupazione abitativa La Spina e brutalmente caricato il presidio di solidarietà in piazza Tasso da digos e celere. Sgombero che si somma a quello di una settimana fa in viale Toscana (che ha visto numerose famiglie lasciate per strada) e con lo sgombero, di circa un mese fa, del liceo artistico Leon Battista Alberti occupato e le corrispettive denunce a carico di 50 studenti. Ricordiamo bene le misure cautelari e le denunce a carico di alcuni antifascisti, mentre proseguono numerosi processi a molti compagni e compagne di Firenze, fino ad arrivare al maxi processo al movimento fiorentino che vede imputate 86 persone per associazione a delinquere, a seguito delle mobilitazioni dal 2009 al 2011, un grosso calderone che vede coinvolte tutte le realtà della città; per questo maxi processo il 21 dicembre è stata fissata l’udienza in cui l’accusa formulerà la propria richiesta di condanna per gli imputati.
Non rimaniamo sconvolti da questi episodi, sappiamo bene che chi ci governa per salvaguardare gli interessi di padroni e capitale non ci pensa due volte a reprimere tutte quell’esperienze che mettono in discussione le loro politiche sociali, economiche e culturali. Una tendenza repressiva che si somma ad una condizione di guerra permanente e generale, che permette alle forze repressive di amplificare, grazie alla scusa dell’emergenzialitá, le metodologie di repressione, basta osservare la militarizzazione dei territori con numerose pattuglie di militari armati dell’operazione “strade sicure”; oppure scorrere qualche telegiornale o programma TV per sentir parlare di sicurezza ed emergenza.
Come Rete dei Collettivi Fiorentini ribadiamo che non accettiamo un modello di scuola, in cui la cultura dominante può esercitare la sua egemonia, riducendo la formazione ad un banale esercizio mnemonico e privo di funzionalità critica, che non chineremo la testa di fronte ad una scuola basata sul controllo e sulla repressione. Un modello di scuola che c’introduce ad un mondo del lavoro sempre più precarizzato, subordinando la formazione agli interessi e alle esigenze delle imprese e del capitalismo. Che dire poi della figura del preside introdotta dalla buona scuola, che lo trasforma in un manager sceriffo a tutti gli effetti, in grado di fare il bello e il cattivo tempo nel proprio istituto; basta guardare come la dirigenza si è comportata nei confronti degli studenti dei due licei artistici fiorentini occupati per capire quali possono essere le tendenze.
Esprimiamo la nostra massima solidarietà a tutti i compagni colpiti dalla repressione, sottolineando che solo la lotta paga, come ci hanno oggi dimostrato gli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana. rilanciamo quindi la manifestazione del 13 febbraio 2016 alle ore 15.30 in piazza S.Maria Novella convocata da molte realtà fiorentine per esprimere in maniera unitaria la solidarietà nei confronti degli 86 imputati nel maxi processo per associazione a delinquere.
CONTRO TUTTE LE REPRESSIONI !!
PER Il RITIRO TOTALE DEI GIORNI DI SOSPENSIONE agli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana !
SOLIDARIETÀ A CHI LOTTA!
Rete dei Collettivi Fiorentini
da http://www.inventati.org/cortocircuito
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