A 6 anni di distanza, di nuovo gli studenti di Tor Vergata sono vittime di un’aggressione di stampo neofascista.
Questa mattina, terminato l’incontro tra il Direttore Generale e i Rappresentanti degli Studenti in Senato Accademico tenutosi all’interno della facoltà di Giurisprudenza, un esponente dell’associazione neofascista “Sempre Domani”, ha aggredito il Senatore Accademico di Altro Ateneo- Link, Francesco Romito, che difendeva l’altro rappresentante degli studenti coinvolto nell’aggressione.
Lunedì prossimo si sarebbe dovuta tenere, proprio nella facoltà di Giurisprudenza, l’ennesima fantomatica iniziativa culturale di stampo neofascista, e Francesco da diversi giorni era in mobilitazione, insieme ai compagni e alle compagne di Altro Ateneo Link, per evitare che l’iniziativa si tenesse e che l’università pubblica divenisse luogo di propaganda fascista, xenofoba e violenta. Nei giorni scorsi era stato più volte seguito dai gruppi neofascisti nei suoi spostamenti nell’università ed oggi è avvenuto il vile attacco, con calci e pugni. La violenza fascista si è consumata alla presenza della vigilanza, che ha assistito al tutto senza un minimo intervento, nonostante avesse il dovere e la possibilità di intervenire.
Francesco si trova ora nel pronto soccorso di Tor Vergata, sottoposto ad accertamenti, ma le sue condizioni sono tranquille, salvo i punti di sutura, le escoriazioni e i danni subiti e tanta tanta rabbia.
Nonostante recenti tendeziose inchieste dichiarino che le associazioni di estrema destra sono composte da “bravi ragazzi”, nella capitale, come in tutto il Paese, ci scontriamo quotidianamente con tali vili atti fascisti, che attaccano il lavoro quotidiano di compagni e compagne, nei luoghi della formazione, negli spazi sociali e nei quartieri di tutta Italia: si vuole intimidire chi difende presidi di democrazia contro ideologie fasciste e xenofobe, costruisce sapere critico nella società, pratica mutualismo dal basso come risposta alla marginalità sociale, erodendo lo spazio d’azione per le strumentalizzazioni razziste di estrema destra.
Tutto questo avviene nel silenzio assordante delle istituzioni, che oggi più che mai devono prendere parola. Riteniamo infatti inammissibile che a personaggi legati ad organizzazioni notoriamente violente e neofasciste venga permesso di imporre atti violenti ed intimidatori all’interno dell’Ateneo. Troppo spesso vengono sottovalutate queste gravissime azioni, e ai loro sporchi autori viene dato spazio e legittimità nelle università.
Chiediamo al Rettore e alle Istituzioni dell’Ateneo di Tor Vergata di condannare pubblicamente l’aggressione avvenuta a danno degli studenti dell’Ateneo e di non concedere, ad organizzazioni notoriamente violente e antidemocratiche, la possibilità di utilizzare spazi e finte iniziative per produrre le proprie provocazioni e aggressioni all’interno dell’ Università.
Chiediamo inoltre al Rettore la costituzione dell’Ateneo come parte lesa. Tali episodi, però, non devono legittimare un clima ipersecuritario (anche perchè abbiamo assistito a quale sia poi la reale utilità delle forze di vigilanza private), che ostacoli l’azione politica di associazioni, collettivi e rappresentanti degli studenti che all’interno dei luoghi della formazione costruiscono quotidianamente una risposta all’assenza di un reale diritto allo studio, alla carenza di un sapere critico e plurale, a derive razziste e fasciste.
E’ allo stesso tempo fondamentale costruire dal basso e in maniera collettiva una risposta forte e chiara, a partire dall’antifascismo portato avanti come pratica quotidiana. Continuiamo a dire a gran voce che non c’è spazio per neofascismi e ideologie razziste e xenofobe nelle nostre università, scuole, nei nostri quartieri, nelle piazze, a partire dal Corteo in memoria di Valerio Verbano di domani pomeriggio alle 16 in Via Monte Bianco.
Per questo invitiamo tutti e tutte a prendere parte all’assemblea pubblica di oggi alle ore 16:30 sulla “Stella” della Macroarea di Lettere, davanti all’aula autogestita di Altro Ateneo Link, per ribadire insieme la ferma condanna a qualsiasi forma di violenza nei luoghi della formazione e costruire insieme una lotta e risposta collettiva.
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