La burocrazia e i tagli apportati in questi anni nella regione toscana e a livello nazionale confermano cio’ che il comitato da tempo denuncia proprio riguardo i tagli all’ assistenza e alla sanita’ pubblica effettuati dai nostri “governanti” fin dal 2007 con la chiusura nel quartiere di Firenze del presidio sanitario di via Ripoli
Dal XIV Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità (malattie croniche) presentato il 7 aprile a Roma emerge che i tagli ai servizi e riduzione delle risorse economiche comportano un aggravamento delle condizioni di salute a partire da chi ne avrebbe più bisogno.
Il 70% delle associazioni afferma che la riduzione del personale ha avuto effetti sulle liste di attesa; il 45,7% denuncia la riduzione delle ore di riabilitazione.
Emergono lacune all’assistenza domiciliare, che risulta inadeguata per più di una associazione su due.
I cittadini vengono lasciati sempre più soli è costretti a dilapidare i risparmi per curarsi.
Risulta inoltre che 6 persone su 10 che accudiscono un malato cronico sono costrette a ridurre l’orario e il 62% dei lavoratori con disabilità cronica incontra ostacoli nel prendersi permessi di cura.
Per curarsi si può arrivare a spendere fino a 7mila euro l’anno solo per farmaci, visite ed esami extra Ssn. Senza contare le spese per badanti o RSA.
Tutto questo ed altro pubblicato nel comunicato di Cittadinanzattiva dal titolo “La cronicità e l’arte di arrangiarsi”: http://www.cittadinanzattiva.it/…/8852-la-cronicita-e-l-art…
LA SALUTE E’ DIRITTO NON UNA MERCE!
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