Ritratti del Duce, manganelli, pizza Dux. La vigilanza popolare scova un ameno ristorante dell’Alta Valle che sfoggia richiami nostalgici.
Ha vita dura in Val Susa tutto quanto riguarda memorie del ventennio e revival fascisti. Solo un paio di mesi fa una manifestazione di cittadini ha espulso da Almese un presidio di Forza Nuova, protetto dalla polizia (perchè? Non sono mica un partito…) che voleva fare propaganda contro l’adozione di profughi da parte del Comune. La forte consapevolezza civica della Valle, la sua memoria storica e la ventennale resistenza alla Torino-Lione, per propria natura antifascista, hanno mantenuto e alimentato forti anticorpi nei confronti di presenze di quel genere.
Talvolta però qualcosa sfugge temporaneamente alla vigilanza popolare. E’ il caso – secondo una segnalazione pervenutaci oggi – dell’Osteria degli Archibugi di Exilles, ristorante del Forte, monumento di proprietà della Regione Piemonte dal 1978, che ostenta in arredamento, accanto a richiami storici dozzinali, a partire dal nome, un ritratto di Mussolini in uniforme da Maresciallo d’Italia, corredato da manganello e slogan vari disseminati per il locale. Chissà se servono anche “tajarin alla Starace” o “spaghetti al nero di salò” insieme alla conclamata “Pizza Dux…per veri intenditori”…
La circostanza è nota ai residenti locali, che hanno sempre sopportato, con qualche mugugno, le velleità storicistiche dei proprietari, ma non agli occasionali clienti come quelli che ci hanno inviato testimonianza e che si sono rifiutati di cenare esponendo le loro rimostranze.
Qualche indignazione per i cimeli esposti anche nelle recensioni di trip advisor insieme alle lamentele per prezzi alti e servizio scadente.
Proprietari nostalgici o semplici ignoranti che sperano di farsi pubblicità con facili suggestioni ? Seguaci del sindaco di Predappio che allestisce un Museo del Fascismo con l’alibi del richiamo turistico “intelligente”? O solo danni collaterali del revisionismo storico e della banalizzazione culturale? Le anime buone possono sempre dire che c’è “ben altro” di cui preoccuparsi. Sicuramente, ma forse Comune di Exilles e Regione dovrebbero estrarre almeno un cartellino giallo. La Val Susa certe pietanze non le digerisce. (F.S. 7.4.2016)
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mik
L’astuto gestore lo spiega con la vicinanza di un forte militare. Ma pensa te. Metti che il ristorante era vicino a un ospedale. Così per contestualizzare, avrebbero appeso al muro un catetere e qualche radiografia. E via cazzeggiando. Fermate il mondo, voglio scendere.