Nuova protesta antinucleare oggi in Francia, dopo quelle contro il passaggio in territorio transalpino di un treno carico di scorie nucleari tedesche. Questa mattina all’alba, intorno alle cinque, un gruppo di militanti dell’organizzazione Greenpeace si è introdotto all’interno della centrale nucleare di Nogent-sur-Seine, una località a 95 km a sudest di Parigi. Una irruzione per dimostrare che «il nucleare sicuro non esiste». «Semplici militanti, con intenzioni pacifiche, sono riusciti con pochi mezzi a raggiungere il cuore di una centrale nucleare. Questa azione – spiega Greenpeace in un comunicato – dimostra quanto le centrali nucleari francesi siano vulnerabili». L’organizzazione ha fatto sapere di aver infiltrato propri militanti anche in altri impianti nucleari oltre che in quello di Nogent-sur-Seine.
guarda il video dell’incursione nella centrale nucleare:
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“Il nucleare sicuro non esiste» recitava lo striscione dei Greenpeace sistemato in cima ad uno dei reattori della centrale francese di Nogent-sur-Seine, un centinaio di chilometri a sud-est di Parigi. In quella centrale, all’alba di stamani, nove militanti dell’organizzazione ecologista sono riusciti ad introdursi sbaragliando i sistemi di sicurezza e gettando nell’imbarazzo più totale le autorità francesi.
L’azione è stata rivendicata in mattinata dalla stessa organizzazione, che ha tentato il blitz in diversi impianti del Paese. Obiettivo raggiunto: «semplici militanti, con intenzioni pacifiche, sono riusciti con pochi mezzi a raggiungere il cuore di una centrale nucleare. Questa azione – afferma Greenpeace – dimostra quanto le centrali nucleari francesi siano vulnerabili». Subito sono scattate le perquisizioni in tutti gli impianti. Poi, nel pomeriggio, il ministro degli Interni, Claude Gueant, ha riconosciuto una serie di «disfunzioni nei dispositivi» di sicurezza.
Il presidente Nicolas Sarkozy, oggi all’Eliseo nel vertice nella conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca Angela Merkel, è anche intervenuto sul nucleare definendo il gesto di Greenpeace «irresponsabile» e promettendo «la trasparenza ai francesi»: con la pubblicazione di tutti i documenti relativi alla sicurezza delle centrali. Alcuni militanti sono riusciti a salire in cima ad uno dei due reattori della centrale, costruita nel 1987.
Ci sono stati tentativi di intrusione anche in altri due impianti francesi, a Blaye, nel sud-ovest, e a Cadarache, nel sud-est del paese. In un altro sito, a Chinon, nel centro della Francia, i militanti sono riusciti a esporre uno striscione. Secondo Greenpeace i militanti erano nascosti in diverse centrali e sono riusciti per a muoversi senza essere visti nè dagli agenti nè dalle telecamere per diverso tempo. Tutti sono stati poi fermati dai gendarmi. L’Edf ha tentato di minimizzare l’episodio, sostenendo che gli attivisti «erano stati avvistati rapidamente dai sistemi di sicurezza e sono stati sempre seguiti, senza che si decidesse di usare la forza». «I perdenti sono i cittadini, che pensavano di non correre nessun rischio con le centrali nucleari presentate come le più sicure al mondo», ha detto una portavoce dell’organizzazione, Sophia Majnoni.
In Francia il tema del nucleare ed il dibattito sulla sicurezza degli impianti è tornato d’attualità dopo la catastrofe di Fukushima ed è ora al centro della campagna elettorale in vista delle presidenziali del 2012. Mentre il parco nucleare, con 58 reattori in tutto, fornisce il 75% dell’elettricità ai francesi, i socialisti hanno di recente firmato un accordo con i Verdi che prevede una riduzione massiccia del nucleare mentre la destra si oppone con forza allo smantellamento degli impianti.
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