Hanno scelto contrada Ulmo per continuare quella che definiscono una lotta per la resistenza. Una nuova resistenza, appunto: quella contro
la realizzazione del sistema di comunicazioni satellitare Muos.
Tre giorni di assemblee ed incontri fra le tante entità sociali che hanno deciso di opporsi allo strapotere militare sempre più invadente: tanto da occupare una riserva naturale e lo spazio esistenziale di chi in città vive ogni giorno. Perché, dicono, la lotta si deve estendere: il Muos così come Sigonella. Il rischio, in caso di sconfitta, è la militarizzazione delle vite e della quotidianità dell’isola.
Durante la tre giorni, riprendendo le strategie già in atto in un’altra terra di conflitto, Vicenza, un gruppo di aderenti al comitato No Muos ha scelto di “invadere” lo spazio militare: fin davanti all’ingresso principale della base a stelle e strisce per sanzionare, con mestoli e pentole, l’arroganza dimostrata dai vertici della marina statunitense e da una dimensione istituzionale quanto mai incerta davanti alla pronuncia di un semplice no.
La tre giorni si è conclusa ma la resistenza prosegue. E’ già in cantiere un’intera settimana di mobilitazione, dal 29 settembre al 6 ottobre: destinata a culminare con una grande manifestazione nazionale contro il Muos e contro l’espansione militare sull’isola.
Domani una delegazione dei No Muos, tra cui i sindaci di Niscemi e Vittoria, sarà a Roma per essere ascoltata alle Commissione Difesa di Camera e Senato.
Se il soft power si esercita con le agenzie di rating e i programmi di ristrutturazione del debito, l’hard power rimane inconfondibile. Evoluzione militare e repressione della protesta. I lavori all’interno della base di contrada Ulmo proseguono: la lotta non si ferma. Un messaggio lanciato a tutti: sono passati i mesi e sono trascorsi alcuni anni. Dalle prime, solitarie, marce notturne davanti al mostro recintato al coinvolgimento di nuove entità sociali. Loro, in ogni caso, credono di potercela fare: contro il Muos e contro gli eserciti.
Il video delle iniziative a Niscemi e Sigonella
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