Due sindaci, quello di Vittoria e quello di Niscemi, e quattro attivisti dei Comitati No Muos sorti tra Niscemi, Modica e altri centri della Sicilia orientale, sono stati ricevuti oggi pomeriggio dalla Commissione Difesa della Camera e dalla Commissione dedicata agli effetti dell’uranio impoverito e dell’inquinamento elettromagnetico del Senato. Nella prima audizione sono stati presentati dalle forze che si oppongono al Muos gli aspetti militari, politici e ambientali posti da questo “mostro” imposto dalla forze armate statunitensi alla provincia di Niscemi. Le 41 antenne già installate, da anni stanno già producendo linfomi, tumori e malattie sugli abitanti, devastazioni ambientali e crescente militarizzazione del territorio (sulla zona incombe anche la base militare Usa di Sigonella diventata la capitale mondiale dei droni e del sistema Global Hawk). L’operatività del super radar previsto dal Muos farebbe schizzare a livelli stellari il già pesante inquinamento elettromagnetico. Come noto, se le antenne fanno male, il più piccolo radar fa più male della più grande antenna. La delegazione dei No Muos, sindaci e attivisti dei comitati, ha ampiamente documentato tutto questo, e se la Commissione Difesa della Camera non si è pronunciata, la Commissione del Senato dopo l’audizione, si è detta disponibile a chiedere la sospensione dei lavori in modo cautelare per autotutela. In tal senso verrà avanzata una richiesta di moratoria al Ministero della Difesa per verificare l’impatto ambientale e sulla salute pubblica del Muos. Visibilmente soddisfatta all’uscita del Senato la delegazione dei No Muos. “Sono soddisfatto ci hanno ascoltato con attenzione” dice il sindaco di Niscemi Francesco La Rosa. Anche Antonio Mazzeo, il giornalista-attivista che da anni si batte contro la militarizzazione, appare soddisfatto: “Hanno parlato di moratoria dei lavori del Muos. Ciò significa che i nostri argomenti sono solidi e che i No Muos sono legittimati perché sono credibili e non sono sugli aspetti ambientali e della salute ma anche sugli aspetti politici e militari di questa vicenda”. Mentre la delegazione si appresta a ripartire in Sicilia si riunisce l’assemblea regionale dei comitati che si oppongono al Muos e che hanno invitato a venire da tutta Italia a manifestare il 6 ottobre a Niscemi.
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