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Incubo cemento su Roma


La Giunta Alemanno vuole far approvare dal Consiglio comunale una ulteriore devastazione urbanistica: nuovi quartieri residenziali per un totale di 66 mila alloggi; 23 milioni di metri cubi di cemento che azzereranno ulteriori 2 mila ettari di agro romano” denuncia in una nota diffusa oggi dal Consiglio Metropolitano.
Tutto ciò, in deroga alle irresponsabili espansioni previste dal piano regolatore approvato dalla giunta Veltroni che prevedeva già 70 milioni di mc per 400 mila nuovi abitanti in una città in decrescita. Il pretesto è quello dell’emergenza abitativa: mancano le case per le famiglie popolari, con questa scusa si vuole continuare a regalare alla rendita fondiaria e ai palazzinari di sempre centinaia di milioni di euro. Con l’approvazione del pacchetto urbanistico di Alemanno verrà sferrato un ulteriore colpo mortale alla città  già prostrata da inquinamento e dal blocco della mobilità.
Alemanno a pochi mesi dalla campagna elettorale amministrativa non vuole scontentare i suoi amici costruttori/finanzieri. “L’opposizione non batte un colpo, prigioniera della mancata riflessione critica sull’approvazione del piano regolatore 2008 che ha provocato il nuovo sacco edilizio” afferma ancora il Consiglio Metropolitano. “La città ha bisogno di segnali di discontinuità e di una opposizione radicale, autonoma e indipendente. non si può continuare a fondare il futuro di Roma sull’espansione urbana mentre ci sono almeno 150 mila alloggi vuoti che da soli risolverebbero la questione”. Ma a Roma non è solo la rete dei comitati popolari e territoriali sorti in questi anni a lanciare l’allarme. Anche Italia Nostra ha lanciato un appello urgente chiede al consiglio comunale per fermare la manovra urbanistica dell’assessore Corsini e di permettere un urgente confronto con la citta’.

Si apprende che l’Assessore all’Urbanistica Corsini ha ottenuto dalla Giunta di portare al voto in Consiglio comunale tutta una serie di delibere in variante al Piano regolatore che configurano una vera e propria manovra urbanistica che peggiora fortemente le previsioni edificatorie del, già contestato, PRG di Veltroni.
– Molte di queste delibere comportano l’ulteriore inaccettabile cementificazione dell’Agro romano.
– Altre cancellano le poche aree libere rimaste per dotare di verde e servizi i quartieri consolidati.
– Alcune sembrano presentare aspetti d’illegittimità.
Inoltre non è possibile che questi atti (delibere, Accordi di Programma o altro) vengano portati al voto del Consiglio uno alla volta senza che venga prima valutata e discussa la manovra complessiva per valutare le conseguenze sui gravi problemi mai risolti del traffico e della carenza di servizi che stanno rendendo sempre più difficile la vita a Roma.
Conoscere e discutere l’intera manovra con l’elenco di tutti gli atti ed il loro peso urbanistico, Municipio per Municipio, è inoltre un diritto di tutti i cittadini e dei loro comitati e associazioni per potere far conoscere, in tempo, le loro richieste e osservazioni ad ogni Gruppo consiliare e ad ogni singolo consigliere.
Italia Nostra, tra l’altro, denuncia che non è stato mai applicato quanto richiesto dal “Regolamento della Partecipazione” per permettere un vero coinvolgimento della popolazione. Non si possono considerare valide le solo formali assemblee dell’assessorato che non permettevano un reale confronto, ma solo una serie d’interviste”..

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1 Commento


  • Francesco Zanchini

    Se mi permettete, visto che siamo al punto che per un giovane farsi casa è impossibile, forse sarebbe il caso di tornare sulla legge Sullo (sepolta clamorosamente dai clerico-fascisti) , che puntava sul dir. di superficie per eliminare la rendita fondiaria. Il meccanismo è oggi più interessante; andrebbe studiato da chi fosse in grado di calcolare il valore dell’edificio dedotta la rendita fondiaria (la proprietà del suolo rimarrebbe comunque al demanio del Comune, cui tornerebbe in caso di demolizione). L’istituto, diffuso in Nord-Europa (tra Danimarca e Scandinavia, mi pare) disincentiva la speculazione sulle aree a monte e offre perciò case a più basso prezzo. Il cambiamento culturale negli anni di Sullo era improponibile, ma forse oggi tutto cambia.
    Studiando, si fa meno casino e si punta al sodo.
    Un vecchio fusto di sinistra

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