Piùdi cinquecento manifestanti hanno bloccato per ore la cittadina di Capua e la statale Appia con un variegato corteo rivendicando la libertà di scelta sulla propria terra circa la costruzione di un enorme gassificatore.
Come con il termovalorizzatore di Acerra cosi sul territorio capuano-caleno si calpestano il diritto della gente a vivere bene. Scelte fatte dall’alto, spesso in semi-clandestinità per non suscitare reazioni,legate a speculazioni e mazzette date ai sindaci da imprese legate o alla camorra o al giro di Impregilo (Marcegaglia, Fiat)per spendere soldi pubblici per opere inutili o di impatto ambientale devastante.in un’area che ha vissuto l’emergenza ambientale di qualche anno fa e dove si è registrato un tasso hiroscimiano di malattie come tumori, leucemie e altro. Determinati e combattivi i partecipanti , sostando a lungo sotto il palazzo municipale senza risposta istituzionale, sono ripartiti simbolicamente lasciando un secchio di stallattico di bufala e continuando il corteo tra i lazzi e gli slogans verso sindaco e amministratori provinciali. Studenti, contadini e semplici cittadini hanno animato una giornata grigia con una coraggiosa lotta che la “sinistra” provinciale ha snobbato forse proiettata già in campagna elettorale. Presente per la prima volta ufficialmente il costituendo comitato NO DEBITO con uno striscione che recitava NON TI PAGO mutuando una storica commedia di Eduardo De Filippo.
Sulla mobilitazione pubblichiamo qui di seguito un comunicato comune della Usb-scuola e del Comitato No Debito:
L’USB scuola di Aversa aderisce insieme al comitato territoriale No Debito di S.M.Capua Vetere e Aversa alla protesta di oggi, protesta dei NOGAS e di chi difende il bene -comune-terra dall’inquinamento e dallo “sviluppismo” del profitto!
La nostra solidarietà va alle lotte dei precari della scuola, agli studenti che occupano, ai lavoratori che rifiutano contratti indegni o chiusure di fabbrica! Il governo Napolitano-Monti, nato dai dettami della Troika europea, ha portato all’immiserimento ulteriore delle classi subalterne, calpestando anche la Costituzione. Riteniamo che gli
attacchi alla Scuola , alla Sanità, ai Servizi essenziali, alla vita quotidiana non sono mai stati di tale portata.
La crisi del modello di società-merce, di società capitalistica, sta distruggendo la sopravvivenza di milioni di persone in Grecia, in Spagna , in Portogallo e oggi in Italia.
Si svende il patrimonio pubblico per sanare i buchi in bilancio che , gli imbolsiti e balbettanti funzionari dei poteri forti e dei comitati d’affari della borghesia, hanno provocato con sperperi, corruzione, incapacità, parassitismo di clientele e caste. Si regalano milioni di euro alle banche che investono nelle speculazioni e si appropriano delle case di chi non riesce a pagarsi il mutuo.
Si aumentano per milioni di euro la spese militari (aerei F35, droni, tecnologie di guerra) invece di finanziare ospedali, scuole e trasporti pubblici.
Con l’intento di costruire in risposta opposizione sociale politica e sindacale, per impedire un possibile futuro di povertà e barbarie, oggi denunciamo forte la criminalizzazione della lotta di resistenza a questo stato di cose.
Esprimiamo inoltre la nostra solidarietà e il sostegno alle associazioni che difendono anche il diritto alla salute mentale, in queste ore, particolarmente, riunite ad Aversa, in un’assemblea cittadina, cui stanno intervenendo esperti medici e società civile, per impedire la rinascita di spazi manicomiali! La loro lotta è la nostra lotta!
USB SCUOLA AVERSA e Comitato territoriale NO-DEBITO S.Maria C.V. – Aversa
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