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Decreto Ilva. Contestata a Taranto la PD Finocchiaro: “assassini”

Ieri sera la capogruppo uscente del gruppo del Partito Democratico al Senato Anna Finocchiaro era a Taranto per partecipare a una conferenza stampa e ad una serie di incontri nell’ambito delle primarie.

Ma non tutti i tarantini hanno preso bene la sua visita nella città martire. Alcune decine di persone, infatti, si sono riunite sotto le finestre della sede provinciale del PD in Via Principe Amedeo e l’hanno contestata al grido di ‘assassini’ e ‘via dalla nostra città’, rimproverando alla Finocchiaro e al suo partito il voto favorevole in parlamento al decreto del governo Monti che permette all’Ilva di continuare a funzionare, a inquinare e a uccidere per altri due anni come se nulla fosse. In violazione oltretutto della decisione della magistratura che aveva disposto il sequestro degli impianti e dei prodotti lavorati, rimosso dalla decisione dell’esecutivo ora dimissionario.

La protesta di alcuni lavoratori dell’Ilva e di esponenti di alcune associazioni per la tutela dell’ambiente e della salute è andata avanti per alcuni minuti nonostante la forte presenza di Digos e Polizia. I manifestanti esponevano cartelli che dicevano «Taranto condannata da un decreto, Taranto Libera».

Un esponente dei comitati ha dichiarato alle agenzie di stampa che “i cittadini devono decidere della politica e non il contrario” con chiaro riferimento alla volontà del Pd di imporre la candidatura della Finocchiaro a Taranto. 

Intanto la procura della città ha formalizzato il ricorso alla Corte costituzionale contro il decreto legge 207 del Governo cosiddetto ‘salva-Ilva’ sollevando la questione di conflitto di attribuzione tra diversi poteri dello Stato. Secondo i magistrati, il governo ha impedito l’esercizio dell’azione penale interferendo con l’indagine per disastro ambientale, culminata il 26 luglio scorso con il sequestro degli impianti dell’area a caldo firmato dal gip Patrizia Todisco. La procura per il momento ha impugnato il decreto, poi convertito in legge dal Parlamento. Il ricorso non esclude che, una volta pubblicata la legge sulla Gazzetta Ufficiale, la Procura sollevi anche eccezioni di incostituzionalità su alcune norme contenute nel provvedimento legislativo.

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2 Commenti


  • alfredo

    Tutta la nostra solidarietà ai cittadini tarantini che hanno contestato Anna Finocchiaro. Il partito democratico deve vergognarsi di esistere. Sono ancora peggio della precedente balena bianca democristiana.
    Una accozzaglia di individui vergognosi.


  • ROSAFRANCESCA

    sono tutti ladri,corrotti,mafiosi Ee grandi delinquenti!!!!!

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