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Il governo impone il Muos alla Sicilia

Il governo nazionale, seppur dimissionario, ha trovato il tempo per fare un altro ‘regalo’ alla Sicilia. Formalizzando che questa regione altro non è che una sua colonia. Formalizzando che l’Italia, alla faccia di una guerra fredda finita da tempo, resta schiava degli Usa.  Ma la cosa più grave è che il governo ha sancito che i siciliani possono pure crepare ‘cotti’ dalle onde elettromagnetiche: non è un loro problema. 

Stamattina, infatti, Roma ha dichiarato il sito di Niscemi dove si sta realizzando il sistema di comunicazione radar Muos “sito di interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati”. Lo ha comunicato formalmente il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Il governo nazionale puntualizza che “non sono accettabili comportamenti che impediscano l’attuazione delle esigenze di difesa nazionale e la libera circolazione connessa a tali esigenze, tutelate dalla Costituzione”.

A questo punto per la Regione potrebbe essere più difficile la revoca delle autorizzazioni gia’ concesse dalla precedente giunta per realizzare l’installazione militare. Crocetta ha subito informato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, in vista della seduta d’Aula di domani in cui dovrebbe essere esaminato un ordine del giorno riguardante appunto l’opposizione al Muos.

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