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Non costruire nuove linee ad alta velocità, migliorare la qualità dei servizi forniti dal gestore dell’infrastruttura ferroviaria per aumentare le entrate, imporre contratti e obiettivi di performance per le istituzioni pubbliche (SNCF, RFF) … Questi sono le tre principali indicazioni di Jean-Louis Bianco, riassunte in un “documento di metodo“, che l’agenzia AFP si è procurata. L’ex ministro è stato nominato dal Governo per redigere un piano di riforma del sistema ferroviario e le sue conclusioni finali saranno pubblicate ai primi di aprile, prima che un disegno di legge venga presentato al Parlamento.
Un’altra raccomandazione di Jean-Louis Bianco è che la nuova organizzazione ferroviaria sia strutturata attorno a tre infrastrutture a vocazione industriale: il gestore unificato (che riunisce RFF, la direzione del traffico ferroviario e le squadre di SNCF Infra), il vettore (SNCF) e “un istituto la cui sede sociale docrà essere specificata e che comprende le risorse umane necessarie.“ Secondo l’ex ministro, queste tre entità devono avere uno status di servizi pubblici di carattere industriale e commerciale.
Secondo il “documento di metodo” si dovrà mantenere lo status di ferrovia per “tutti le funzioni pubbliche di polo ferroviario“, e andrà stabilita una convenzione comune collettiva.
Jean-Louis Bianco propone inoltre di estendere le missioni del regolatore, Araf, per garantire la ristrutturazione finanziaria del sistema grazie ad una riduzione del disavanzo pluriennale. Tuttavia, il testo non si pronuncia sulla futura governance dell’insieme.
fonte: No Tav Info
Traduzione: Contropiano
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