Sul piano legale è dunque arrivato lo stop definitivo ai lavori di costruzione del Muos, che comunque, secondo gli attivisti non si sarebbero mai fermati del tutto e starebbero proseguendo con la realizzazione di una nuova torretta.
Tra gli atti acquisiti ed esaminati dai giudici del Tar, c’è anche la relazione del consulente tecnico d’ufficio dello stesso Tar, il professore Marcello D’Amore, docente di Elettrotecnica dell’Università La Sapienza di Roma. Lo studio sulel conseguenze del Muos conferma le tesi avanzate dal Movimento No Muos sui rischi per la salute e l’ambiente derivanti dai potenti campi elettromagnetici sviluppati dalle parabole militari. Rischi già messi in rilievo dalla relazione dei professori Zucchetti e Coraddu del Politecnico di Torino, consulenti tecnici del Comune di Niscemi, che per primi ne avevano evidenziato la nocività.
“L’avvocatura dello Stato ha insistito per una sospensiva parziale – dice ai giornalisti Sebastiano Papandrea, avvocato dei No Muos – con cui potrebbero continuare i lavori di costruzione della stazione militare statunitense, pur senza l’autorizzazione a collocare le antenne. Ma noi non capiamo perché si dovrebbero far proseguire i lavori se l’opera è illegittima nel suo complesso”. Gli avvocati dei comitati No Muos sostengono che il Muos è interamente illegittimo e va quindi definitivamente soppresso. Il Tar, tuttavia, non è entrato nel merito e i giudici si sono limitati a rigettare la richiesta di sospensiva. Dovranno ora fissare un’udienza per la discussione del ricorso del ministero della Difesa, che chiede, tra l’altro, alla Regione un risarcimento di 25 mila euro per ogni giorno di fermo dei lavori, ritenuti di interesse strategico nazionale.
La valutazione dei Comitati No Muos
Il Coordinamento Regionale dei Comitati NO MUOS accoglie con soddisfazione la decisione del TAR di rigettare la sospensiva richiesta dal Ministero della Difesa. In particolare sottolinea come degna di nota sia la motivazione dell’ordinanza nella quale viene indicato come interesse primario ed imprescindibile la tutela della salute della popolazione di Niscemi “non assoggettabile a misure anche strumentali che la compromettano seriamente fin quando non sia raggiunta la certezza assoluta della non nocività del sistema MUOS”.
I legali del Coordinamento dei Comitati Avv.ti Paola Ottaviano e Sebastiano Papandrea segnalano anche come il TAR abbia rilevato che sussistono seri dubbi in ordine all’incidenza e alla pericolosità del sistema in questione sul traffico aereo degli aeroporti di Comiso, Sigonella e Catania.
La decisione del TAR rafforza la legittimità della resistenza che gli attivisti NO MUOS hanno esercitato ormai da oltre due anni, anche a costo di subire una dura repressione e attività dissuasiva effettuata dalle forze dell’ordine anche mediante arresti, sanzioni amministrative e penali.
Riguardo l’attività repressiva, varie Associazioni, Enti e Comitati, stanno sottoscrivendo una petizione per chiedere la rimozione per incompatibilità ambientale del Prefetto e del Questore di Caltanissetta.
Coordinamento Regionale dei Comitati NO MUOS
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa