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Val Susa: manifestazione al cantiere, arrestati due studenti

Nuova mobilitazione contro il cantiere della Tav ieri sera in Val Susa e un presunto sabotaggio contro una ditta impegnata nei lavori, alla quale le forze dell’ordine hanno risposto con due arresti.

Secondo le agenzie di stampa, due compressori ed un macchinario, utilizzata abitualmente per trivellare nell’ambito dei lavori della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, sono andate a fuoco in un capannone di Bussoleno della ditta Geomont. Carabinieri e Vigili del fuoco sono intervenuti per accertarsi se si trattasse o meno di un incendio doloso mentre già molti media parlavano di ‘sabotaggio’. Quasi contemporaneamente circa duecento manifestanti si sono concentrati intorno alle reti di recinzione del cantiere-fortino di Maddalena di Chiomonte, fortemente militarizzato.

Sempre secondo le agenzie di stampa quasi contemporaneamente i Carabinieri hanno fermato nella zona del cantiere un’automobile a bordo della quale, scrivono “è stato trovato un vero e proprio arsenale da guerriglia: cinque molotov; sei maschere antigas; sei tubi in plastica, normalmente utilizzati dagli antagonisti come mortai; sei pneumatici, che nelle operazioni di guerriglia vengono utilizzati per fare barricate; cinque fionde; quattro cesoie per tagliare le reti di protezione; 31 chiodi a quattro punte e 18 tute scure”. Le due persone a bordo, due giovani, sono stati prima fermati e poi arrestati con l’accusa di possesso di materiale esplosivo; secondo gli inquirenti quando sono stati fermati al posto di blocco i due arrestati erano diretti all’iniziativa di battitura delle reti per ‘rifornire’ i manifestanti di oggetti per tagliare le recinzioni. Un reato gravissimo, altroché…

Di seguito la ricostruzione del sito Notav.info:

Questa sera 30 agosto 2013 si é svolta una nuova passeggiata notturna in Clarea per ribadire la contrarietà Notav al cantiere della vergogna, della devastazione ambientale e dello sperpero di denaro pubblico. L’iniziativa faceva parte della settimana di confronto e lotta di diversi collettivi universitari (l’universita’ delle lotte). Nel raggiungere il concentramento al campo sportivo di Giaglione un posto di blocco molto nervoso messo in piedi dai Carabinieri ha fermato una macchina con due universitari che studiano e lavorano a Torino, spianando le armi e intimando l’alt. I giornali pro-Tav (stampa e Repubblica) riportano il ritrovamento di un po’ di fuochi artificiali, maschere antigas e qualche petardo. Nella notte, riportano ancora le cronache, pare essere andato a fuoco un pezzo del capannone della ditta geomont di Bussoleno: una trivella e due generatori sono rimasti carbonizzati. Come sempre, i quotidiani favorevoli all’alta velocità agitano lo spauracchio e si ricordano solo degli accadimenti che fanno comodo per costruire nemici ad arte e mostri da sbattere in prima pagina. Incendi ai presidi No Tav e le auto danneggiate agli attivisti non fanno notizia. I due ragazzi arrestati sono attivi nei collettivi universitari di Torino e partecipano da anni alla lotta popolare in val Susa.

Invitiamo tutti/e a non lasciarli soli e a fargli sentire forte la solidarietà di chi lotta.

Per lettere e telegrammi:

Davide Forgione – Paolo Rossi

Casa circondariale Lorusso- Cotugno

 

Via maria adelaide Aglietta 35 – Torino

 

(La foto non si riferisce alla mobilitazione di ieri sera)

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