Oltre 200mila tonnellate di rifiuti tossici – chiamati “speciali” – sono stati ritrovati stamattina nella “Terra dei fuochi”. Erano stati sepppelliti – naturalmente in modo totalmente illegale e criminale – in una ex cava di tufi nei pressi di Maddaloni, in provincia di Caserta, in località “Masseria Monti”. La cava copre un’area di oltre 12.000 metri quadrati, per un volume di circa 200mila metri cubi. Di certo il “percolato” della discarica ha raggiunto la falda acquifera della zona.
Dai primi rilievi, risultano emissioni dal terreno di benzene e fenoli, frutto delle numerose combinazioni chimiche che avvengono nel sottosuolo tra elementi velenosi posti gli uni sugli altri, senza alcuna precauzione o conoscenza.
La scoperta è avvenuta all’interno di un programma di ricerca nelle ex cave dismesse, guidato dai tecnici scelti dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Le indicazioni sono arrivate da diversi “pentiti” di Camorra, a partire dalle rivelazioni fatte ben 18 anni fa dal boss Carmine Schiavone. Al tempo, va rcordato, gli uomini dello Stato che ricevevano le sue confessioni gli dissero che non si poteva far nulla, che era meglio lasciare le cose come stavano, perché le bonifiche sarebbero “costate troppo”. L’allora ministro dell’interno si chiamava Giorgio Napolitano.
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