La sala plenaria della Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambio Climatico stracolma offre un colpo d’occhio unico. Il Vivir Bien della rivoluzione Bolivariana ha richiamato a Cochabamba delegazioni da tutto il mondo, ma colpisce in particolar modo la partecipazione dell’America Latina dei movimenti sociali e dei paesi dell’ALBA.Bandiere dei movimenti di Argentina, Uruguay, Brasile, assieme a quelle di Cuba, alla Wipala boliviana alla Venezuelana danno l’immagine della vastità del processo di emancipazione dei popoli del continente rebelde.
I minatori, i rappresentanti dei popoli indigeni, contadini, studenti da tutto il mondo confermano quanto sia sentita l’importanza della conferenza. Da questa platea il Presidente Evo Morales ha rinnovato l’ accusa al capitalismo che innalza lo sfruttamento dell uomo e della natura ai limiti della catastrofe economica, ambientale, e morale. Morales ha lanciato due proposte ai movimenti sociali, ai sindacati di classe di tutto il mondo. Primo costruire un alleanza che dalla critica al capitalismo si ponga il problema del suo superamento. In secondo luogo il Presidente Evo Morales ha concluso il suo intervento invitando tutti a Parigi in occasione della conferenza mondiale sul clima che si terrà a dicembre. Il tentativo è quello di contrapporre il punto di vista dei popoli a quello delle economie capitaliste che non hanno nessuna intenzione di cambiare il loro modo di produzione, una contraddizione esplosa violentemente e pubblicamente con i trucchi sulle emissioni delle Volkswagen.
Alla conferenza mondiale sul cambio climatico erano presenti numerose delegazioni da tutto il mondo tra queste l’ Usb e un gruppo di parlamentari del M5S. Per denunciare come un modo di produzione iniquo e ingiusto come il capitalismo stia uccidendo la Pacha Mama, la Madre Terra. Dopo il viceministro ha preso la parola il segretario del Sindacato dei Minatori Carlos Truillo, che ha concluso dicendo: abbiamo una responsabilità di fronte alla terra, per noi e per il futuro dei nostri figli. Lottare per il futuro vuol dire lottare contro il capitalismo e per un futuro socialista, solidale e in armonia con la natura
Nella sua seconda giornata della Conferenza Mondiale dei Popoli sopra il Cambiamento Climatico, si divide in 12 tavoli tematici. La maggioranza delle delegazioni e’ composta da contadini, lavoratori , minatori che dibattono maneggiando argomenti complessi, quali le ragioni del cambio climatico, deforestazione, i debiti del capitalismo nei confronti dei popoli . Ognuno assumendo un punto di vista di respiro generale. Questo rappresenta indubbiamente una prima vittoria, che va oltre la Conferenza e che da la misura della maturità del processo. La delegazione dell Usb, nel corso degli incontri bilaterali e dei tavoli, ha avuto modo di condividere le battaglie messe in campo dal contro le privatizzazioni a difesa dei servizi e dei beni comuni, a difesa dell’ ambiente e dell’ occupazione e l’impegno storico contro la guerra.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa