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Cambiamento climatico. Le mobilitazioni a Parigi e Bruxelles

Sostenere il movimento giovanile internazionale per costringere gli Stati a compiere una transizione ecologica per combattere il cambiamento climatico e l’estinzione dell’umanità

Questo è un comunicato congiunto di Potere al Popolo Bruxelles e Potere al Popolo Parigi.

Studenti liceali e delle scuole superiori di Parigi e Bruxelles manifestano la loro indignazione di fronte all’inerzia dei rispettivi governi in materia di transizione ecologica. Sottolineano l’urgenza di una politica ambientale capace di contrastare il riscaldamento globale, attraverso una reale protezione della biodiversità e un conseguente sforzo di riduzione dell’impronta ecologica.

A Parigi (ogni venerdì) e a Bruxelles (ogni giovedì) gli studenti hanno deciso di manifestare, seguendo il movimento lanciato da Greta Thunberg in Svezia. Tale movimento ha ormai assunto una dimensione internazionale, con scioperi dello stesso tipo in Australia, Germania, Belgio, Svizzera ed altri paesi.

Come assemblee di PaP a Bruxelles e a Parigi, condividiamo l’analisi degli effetti e delle cause della crisi ambientale, sosteniamo il movimento degli studenti e partecipiamo alle loro iniziative. Vogliamo inoltre sottolineare che bisogna sviluppare un piano coerente di transizione ecologica e cambiamento sociale, senza fermarsi alla semplice analisi delle cause e degli effetti.

Questo significa che cambiare il nostro stile di vita individuale sarà forse necessario, ma non sarà mai sufficiente a costruire un modello economico sostenibile e solidale: il costo di questa costruzione deve ricadere sui ricchi, non sui cittadini comuni.

Ecco gli assi principali di un reale progetto di trasformazione ecologica e sociale:

– Nazionalizzazione del settore energetico ed eliminazione del carbone e del gas naturale dal mix elettrico entro il 2030.

– Diminuzione radicale delle emissioni di gas a effetto serra nei settori agricolo ed industriale.

– Accoglienza ed inserimento in società dei milioni di rifugiati che il cambiamento climatico creerà.

– Riduzione del consumo di materiali tanto nella produzione di beni quanto nella loro commercializzazione (es. Imballaggi alimentari)

– Regola verde nella costituzione: non prelevare dalla natura più risorse di quelle che essa può ricostituire.

– Ammodernamento degli edifici pubblici e privati volto ad incrementare radicalmente la loro efficienza energetica.

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Soutien au mouvement international des jeunes pour forcer les états à une transition écologique en vue de lutter contre les changements climatiques et l’extinction de l’humanité

Ceci est un communiqué commun de Potere al Popolo – Bruxelles et Potere al Popolo Parigi.

Lycéens et étudiants parisiens et bruxellois manifestent leur indignation face à l’inaction des gouvernements en matière de transition écologique. Ils soulignent l’urgence d’une politique environnementale se donnant les moyens de lutter contre le réchauffement climatique par une véritable protection de la biodiversité et un effort conséquent de réduction de l’empreinte écologique.

À Paris (chaque vendredi) et à Bruxelles (chaque jeudi) les étudiants suivent le mouvement lancé par Greta Thunberg en Suède en se mettant en grève. Mouvement qui a pris une dimension internationale aujourd’hui avec l’Australie, l’Allemagne, la Belgique, la Suisse et d’autres pays.

PaP Bruxelles et PaP Paris partagent l’analyse des effets et des causes de la dégradation de l’environnement, soutiennent le mouvement estudiantin et participent à ses initiatives. PaP veut aussi rappeler qu’il faut développer un plan cohérent de transition écologique et de changement social et non pas simplement s’arrêter à l’analyse des causes et effets.

Ceci signifie que la reformulation de notre mode de vie individuel sera peut-être nécessaire mais ne sera jamais suffisante à la création d’un modèle économique soutenable et solidaire: le coût de cette création doit peser sur les riches, pas sur les citoyens ordinaires.

Voici les axes principaux d’un véritable projet de transformation écologique et sociale:

– Accueil et insertion sociale des millions de réfugiés climatiques que le changement climatique va créer.

– Diminution massive des émissions de gaz à effet de serre dans les secteurs agricole et industriel.

– Nationalisation du secteur énergétique et élimination de charbon et gaz naturel du mix électrique d’ici 2030.

– Réduction de la consommation des matériaux tant dans la production de biens que dans leur vente (ex. emballages alimentaires)

– Règle verte dans la constitution: ne pas prélever sur la nature plus de ressources que celles qu’elle peut reconstituer.

– Réaménagement des bâtiments publics et privés visée à augmenter radicalement leur efficacité énergétique.

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