Le mancavano sette settimane soltanto e sarebbe sfuggita alla maledizione del ’27 years club’: Amy Winehouse avrebbe compiuto 28 anni il 14 settembre, invece è stata accumunata nel tragico destino di Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain. Le ambulanze ci hanno messo appena cinque minuti ad arrivare nella sua casa di Camden Square dopo che qualcuno aveva lanciato l’allarme, ma non c’è stato niente da fare. «Purtroppo la paziente è morta», è stato il tragico annuncio riverberato alla velocità della luce su Twitter. Una probabile overdose, secondo le fonti di SkyNews.
La polizia ha ordinato l’autopsia ma non prima di domani. «Chi la conosce è sotto shock», ha detto il portavoce della cantante mentre vicini hanno detto di aver visto il boyfriend di Amy, il regista Reg Traviss, atterrito dal dolore sotto casa, e due amiche arrivare su una Mercedes nera in lacrime e entrare di corsa in casa. «La famiglia farà un annuncio appena sarà in grado», ha detto il portavoce confermando che il padre Mitch è stato informato e sta tornando da New York. Mitch, un tassista con la passione del jazz che quattro anni fa aveva detto di essere così preoccupato per Amy che aveva scritto l’elegia da pronunciare al suo funerale, doveva suonare al Blue Note a Greenwich Village e il locale ha annunciato sul suo sito web che il concerto è stato cancellato per la morte della figlia.
Amy era apparsa in pubblico l’ultima volta mercoledì sera: si era unita alla figlioccia Dionne Bromfield sul palcoscenico della Camden Roundhouse per una breve apparizione in cui aveva chiesto di comprare l’album della ragazzina. Sotto casa di Amy a Camden Square fan richiamati da Facebook e Twitter hanno deposto mazzi di fiori, candele e orsacchiotti sotto il nastro azzurro della polizia. «Amy. la gente di Camden non ti dimentichera mai», si legge in uno dei biglietti lasciati in strada. «La morte è per cause non definite», ha indicato Scotland Yard, ma gli amici non hanno dubbi: la droga e l’alcol. «Temevamo che si ammazzasse per quanto beveva. Era dipendente dalla bottiglia di vodka e beveva fino a perdere i sensi», ha detto un amico al Daily Telegraph.
In giugno la Winehouse aveva cancellato tutti i concerti dopo una serie di apparizioni erratiche, l’ultima in Serbia. Quando le ambulanze sono arrivate «la paziente era al di là di ogni possibile aiuto», hanno detto le fonti di SkyNews. «È una tragedia. Era bella, piena di talento e buona dentro», ha detto Ron Brand, amico e padre del comico Russel Brand, secondo cui Amy dopo tanti ricoveri in riabilitazione era finalmente uscita dal tunnel della droga. Poco dopo la conferma la morte Amy Winehouse è stata menzionata nel 10 per cento dei messaggi su Twitter in tutto il mondo: circa 20 milioni di persone si sono comunicate online la triste fine della cantante.
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