La sera del 5 febbraio, subito dopo l’assemblea che si è tenuta a Lettere per lanciare una manifestazione anti fascio-leghista in occasione della calata di Salvini a Roma il 28 febbraio, nei locali del “3 serrande occupato” all’interno dell’Università La Sapienza si è svolta la proiezione de ‘Il Fattore Umano’, un documentario sul fotografo Tano D’amico e le lotte sociali in Italia, lavoro ottimamente realizzato da Francesco Rossi e Matteo Alemanno, con la voce narrante di Giulio Forges Davanzati e le musiche di Mario Germani.
I locali, anche se non molto capienti, erano comunque stracolmi e molti studenti hanno potuto così seguire la proiezione del documentario.
Il Fattore Umano è un documentario che ripercorre la storia dei movimenti di lotta nella capitale ma non solo attraverso le immagini scattate da Tano D’Amico e il racconto di una voce narrante che riprende alcuni stralci tratti dal libro del fotografo, “Di cosa sono fatti i ricordi”. Un libro che nel prologo afferma “Non è una fotografia che può fare la verità. La verità non è una pallina di tennis che s’intercetta. Non è un rigore che si para con vigoria e prontezza. Non è una farfalla –anche se bellissima- che si può catturare con una retina… .”
Questo lavoro, molto apprezzato da quanti hanno potuto finora vederlo, rappresenta attraverso immagini, filmati originali e numerose interviste un arco di tempo che partendo dagli anni ’70 (con l’inizio delle lotte per l’occupazione delle case fino ai movimenti del ’77) arriva fino ai giorni nostri (il G8 di Genova del 2001, gli scontri il 15 ottobre del 2011 a Roma, e poi le manifestazioni antifasciste e per la casa degli ultimi anni), passando per una Palestina martoriata dall’occupazione israeliana.
Di notevole importanza le testimonianze di diversi protagonisti diretti di quegli anni o di attivisti, giornalisti e intellettuali che hanno saputo interpretare e raccontare l’essenza dell’instancabile e prezioso lavoro di Tano d’Amico; quei movimenti di lotta, quelle centinaia di migliaia di persone fino spesso ritratte nelle loro sembianze grottesche o disumane, trovavano invece nelle foto di Tano una loro forma espressiva diretta, testimonianza di verità altrimenti contraffatte o negate. Nel documentario spicca la testimonianza di Silvano Agosti (conosciuto soprattutto per la creazione del cinema “Azzurro Scipioni” e in possesso di un archivio cinematografico e fotografico di enorme importanza, che parte dal ’68 fino ai giorni nostri).
La specificità di questo lavoro non consiste nel solo fatto di raccontare, e raccontare molto bene, il lavoro fotografico di Tano; lavoro che riscuote un enorme riconoscimento presso tutte le componenti dei vari movimenti. Il pregio di questo documentario risiede nella capacità di promuovere curiosità e domande tra le giovani generazioni che pur non avendo vissuto direttamente gli eventi e i processi rappresentati nei servizi fotografici di Tano, proprio attraverso quelle immagini e quei racconti oggi possono riallacciarsi ad una memoria viva e feconda, riallacciandosi a decenni di lotte alle quali milioni di persone hanno partecipato con convinzione e passione, prima che la cooptazione di alcuni settori di quei movimenti all’interno delle classi dominanti, il conformismo e la scientifica manipolazione dei media imponessero il riflusso e la damnatio memoriae.
Ma le domande di giustizia e di cambiamento rimaste inevase sono le stesse oggi, a maggior ragione in un contesto interno e internazionale assai peggiorato rispetto alla società già ineguale e classista contro la quale lottavano i grandi movimenti di massa dei decenni scorsi. Domande alle quali se ieri si è saputo e potuto rispondere in modo politico molto forte (e l’opera di Tano D’Amico rappresenta rispetto a quella stagione una formidabile quanto fedele rappresentazione), oggi devono ancora trovare una loro strada da percorrere. E il documentario di Francesco Rossi e Matteo Alemanno può rappresentare un utile strumento per riprendere il discorso…
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Davide
Buongiorno, desidero sapere se è disponibile in DVD ed in caso affermativo come posso acquistarne una copia. Sono un grande estimatore di Tano ed ho quasi tutti i suoi libri. Grazie mille. DAvide