I mitici Rolling Stones hanno intimato al presidente statunitense Trump, di non usare più le loro canzoni nei suoi comizi o per la sua campagna elettorale.
Nel comizio elettorale di Trump a Tulsa la scorsa settimana, il suo staff ha utilizzato come musica la canzone You Can’t Always Get What You Want.
Lo stesso brano venne utilizzato anche nella prima campagna di Trump per le elezioni americane del 2016. Già allora la band prese le distanze “I Rolling Stones non appoggiano Donald Trump”, twittarono gli esponenti della band. Ma il braccio di ferro ora rischia di diventare una battaglia legale.
Il team di avvocati del gruppo ha infatti reso noto che sta lavorando con l’organizzazione per i diritti dello spettacolo, l’Imc, per fermare l’uso non autorizzato della loro musica. “Ulteriori passi per impedire a Trump l’uso del materiale dei Rolling Stones in future campagne presidenziali sono diventati necessari dopo che le precedenti richieste e direttive erano state ignorate”.
Secondo quanto riferito dalla Bbc, l’Imc ha notificato alla campagna di Trump per conto degli Stones che l’uso delle loro canzoni senza autorizzazione costituirà una violazione dell’accordo di licenza e sarà soggetto ad azioni legali.
Il fronte dei musicisti che stanno negando le loro canzoni per la campagna elettorale di Trump è diventato piuttosto ampio. Qualche settimana fa sono stati i R.E.M annunciando di voler impedire legalmente al presidente di usare la loro musica. Era avvenuto anche per un comizio a Minneapolis, quando lo staff di Trump fece precedere il suo discorso da “Purple Rain” intervennero gli eredi di Prince sottolineando che non avrà mai il permesso di usare le sue canzoni.
A questi nomi si sono aggiunti via via una lunga lista di artisti e gruppi musicali che hanno diffidato Trump dall’utilizzare le loro canzoni nei suoi comizi: da Neil Young, a Rihanna, Elton John, Earth Wind and Fire, Adele, Guns N Roses, Pharrell, Queen, Aerosmith.
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