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Chernobyl, la propaganda e il modo di produzione capitalistico

La propaganda “occidentalista” – in Italia servile fino alla più maccheronica meschinità intellettuale – sta, da giorni, bombardando a tappeto le coscienze dei cittadini.

L’obiettivo, convincere non solo che l’unico responsabile di questa sciagurata, tragica guerra, sia l'”Hitler di turno”, stavolta Vladimir Putin (che era ospite d’onore al G8 di Genova 2001…)

Ma che la Nato, gli Usa, l’Unione Europea, in breve le democrazie liberal-democratiche, rappresenterebbero il Bene metafisico e un modello di società che, per quanto imperfetto, costituisce garanzia di diritto, di progresso, di umanità, di prosperità, di sicurezza.

Nessun colpo basso, dunque, viene risparmiato nell’ambito di questa feroce guerra ibrida.

Uno dei mantra che stiamo ascoltando o leggendo in questi giorni, per esempio, è che il Presidente russo vorrebbe rifondare l’Unione Sovietica.

Se non dal punto di vista ideologico, e neanche come “modello sociale”, ma quantomeno da quello dei possedimenti territoriali.

Lui, ovviamente, ci mette il suo. Toccando vette di stupidità machista e minacciando la guerra atomica per riaffermare la sua megalomania “grande russa”.

Un’occasione, quindi, più unica che rara si offre ai famelici media italiani, sempre assetati di sangue.

E allora, che cosa ha riproposto l’altra sera La7? Nientepopodimeno che Chernobyl. Una delle più insulse e infami serie tv, prodotta dalla Hbo.

Dove la nomenklatura sovietica viene presentata, con un uso della luce e dei colori plumbei assolutamente evocativo, come una cricca di gangster, che ben conosceva i rischi di quella centrale nucleare, ma con sprezzo per la vita umana e malvagità demoniaca mandò a morte, per i propri interessi e i propri deliri di potenza, migliaia di persone.

L’allusione e l’implicito rimando al presente sono quanto mai evidenti. Il pericolo nucleare, l’Urss, l’impero del Male. Insomma, i russi (o i sovietici?) sono malvagi per definizione, secondo la teoria orientalista e razzista elaborata dal nostro illuministico West!

Ecco come funziona la macchina ideologico-propagandistica.

Un film, una serie, un programma, diventano, in questo momento, un’arma di attacco, immaginario e simbolico, contro la Russia putiniana.

Di particolare rilievo, andrebbe sottolineato, la meravigliosa dinamica proiettiva di questo occidente democraticamente criminale.

Capace sistematicamente di ribaltare sui nemici di turno la propria scelleratezza.

Una strategia culturale perseguita con un apparato mediatico raffinatissimo, la cui pervasività è tale da plasmare profondamente il modo di pensare del pubblico.

Siamo oltre la Società dello Spettacolo. Siamo al ribaltamento della verità.

Oggi, la fiction ha acquisito statuto di realtà. E la realtà, viceversa, è destituita di senso.

Il Potere dunque, attraverso la propaganda e i media crea la coscienza.

Scriveva Foucault in “Microfisica del Potere“: «L’individuo è senza dubbio l’atomo fittizio di una rappresentazione “ideologica” della società, ma è anche una realtà fabbricata da quella tecnologia specifica del potere, che si chiama “la disciplina”. Bisogna smettere di descrivere sempre gli effetti del potere in termini negativi. Il potere produce; produce il reale; produce campi di oggetti e rituali di verità. L’individuo e la conoscenza che possiamo assumerne derivano da questa produzione».

E questo vale ovunque.

Foucault, infatti, fa riferimento, nella Microfisica, al modello di governance capitalistica e liberista.

Quindi, parliamoci chiaro. Il problema, per noi comunisti, non è con chi schierarci o per chi fare il tifo, come infanti appena usciti dal ventre materno.

Il nostro problema è uno solo. Annientare il Modo di Produzione Capitalistico con i suoi differenti imperialismi.

E i suoi dispositivi mediatici, ideologici, culturali. In una parola, la sua propria coscienza di classe. Per affermare la nostra!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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3 Commenti


  • ANNA

    Non solo la 7. Sabato pomeriggio ho aperto RAI3 per vedere la consueta replica di Report e mi sono trovata Chernobyl. Ho spento immediatamente. Tralascio i miei commenti. E la RAI la paghiamo anche per propinarci falsita’. Disgustoso


  • Daniele

    La questione è ancora più articolata.
    La loro propaganda saranno le migliaia di profughi che arriveranno in Europa.
    Anti russi, anti antifascisti, anti anpi, anticomunisti.
    Non una parola sul razzismo verso i profughi non bianchi.
    Come per la guerra sul fronte orientale, anche per il 25 aprile tutto sarà diverso.
    Non mi stupirei che anpi venga estromessa dalle celebrazioni.


  • ANNA

    sui “profughi – propaganda” concordo pienamente. Il tragico è che molti ci cascheranno, più o meno in buonafede. Milano ha già cominciato con la solidarietà ufficiale alla comunità ucraina. Hanno mai solidarizzato il Sindaco &C. con la comunità afghana, siriana, iraquena, yugoslava non fascista? E non parliamo di tutte le persone lasciate morire in mare. O rinchiuse nei CPT, Il problema è che queste considerazioni di logica elementare vengano recepite

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