Il sindacato Asia-Usb ha curato la pubblicazione del libro “Prigionieri del mattone. Rendita Vs diritto alla casa”, (prefazione di Sergio Cararo, L’Armadillo Editore, pp.162, 12 euro). Il testo offre un’analisi lucida e per certi versi spietata del cosiddetto settore immobiliare italiano.
Lungi dall’essere ideologico, il libro raccoglie e analizza dati su dati relativi alla diffusione della proprietà, alla sua distribuzione, al tasso ed al tipo di ricchezza che è capace di produrre ed alla fiscalità cui è sottoposta.
Di più: è fra le cause principali del disastro ambientale in termini di consumo di suolo ed è stata capace di condizionare la policy di intere classi dirigenti per generazioni ed in lungo e in largo. Non è un caso che parole come calmierazione degli affitti, patrimoniale, o Ici e Imu in Italia siano un tabù.
Nemmeno una tassazione sui canoni di locazione (spropositati) in linea con la tassazione cui sono sottoposti i redditi da lavoro è stata mai presa in considerazione. Un paese di proprietari, l’Italia, ma al netto di chi detiene la sola propria casa di abitazione o, al massimo, una seconda casa, un paese in cui il mattone è stato e rimane un settore privilegiato.
Milioni di immobili vuoti garantiscono alle grandi imprese del settore l’apertura costante di linee di credito mentre milioni di famiglie vedono più del 60% del proprio reddito andare in fumo in canoni di affitto altissimi. È naturale che milioni di famiglie negli anni passati abbiano scelto di accendere un mutuo per non pagare a fondo perduto onerosi affitti ed oggi, di fronte ai processi di impoverimento della classe media, si trovino in difficoltà con la rata, soggetta agli umori del mercato nel caso del tasso variabile.
Questo contesto, aggravato dalla voluta e funzionale mancanza di politiche abitative atte a incrementare lo stock di edilizia pubblica disponibile per le assegnazioni, ha provocato il disastro: più di due milioni di sentenze di sfratto in 25 anni di liberalizzazione dei canoni, 250 mila pignoramenti l’anno, stagnazione economica generalizzata e mancanza di investimenti nei settori produttivi. Generazioni di giovani impossibilitate all’emancipazione.
I 5 capitoli del libro approfondiscono questi temi, dalla “fenomenologia della casa” al tema delle occupazioni come strumento di rivendicazione di un diritto negato, quello all’abitare, “Prigionieri del mattone” passa in rassegna norme e valuta tendenze su serie storiche.
Il testo è arricchito nella sua appendice dal documento congressuale di Asia-USB, votato all’unanimità nel corso del settimo congresso del Sindacato Inquilini e Abitanti, tenutosi a ottobre 2022. Un documento che fa proprie le tesi del libro e rilancia la sfida per una nuova stagione di lotta per avere più case pubbliche ed una legge sui canoni più equa.
Si possono richiedere copie del libro scrivendo alla seguente e-mail: prigionieridelmattone.asia@usb.it
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