Il libro “Università e Militarizzazione” (Eris edizioni) di Michele Lancione, docente dell’università di Torino, scava nel rapporto insano tra Università e mondo della “difesa”. Il libro continua il lavoro di attivismo contro la collaborazione tra atenei e Frontex, ma lo espande a temi affini, che riguardano la crescente militarizzazione della nostra società.
In Europa e in occidente la sfera civile e quella militare sono sempre più interconnesse. Questo processo coinvolge anche le università, che sempre più offrono servizi al cosiddetto mondo della “difesa”. In questo saggio Michele Lancione offre una guida per affrontare una semplice domanda: qual è il problema del rapporto tra Università e Militarizzazione, e come possiamo investigarlo ed eventualmente combatterlo?
A partire da una profonda conoscenza del sistema statunitense ed europeo e grazie alle sue esperienze nel Regno Unito, in Australia e in Italia, l’autore ci illustra diversi casi emblematici come il programma Human Terrain System statunitense, i nuovi strumenti di finanziamento alla ricerca militare italiani, e la collaborazione tra Frontex e il Politecnico di Torino. Ma racconta anche di pratiche di resistenza con le quali si cerca di combattere l’avvicinarsi tra l’Accademia e il Militare.
Questo è un primo spunto per una controcultura del rapporto tra Università e Militarizzazione, attraverso la quale soprattutto il corpo studentesco possa lottare per sottrarre la ricerca, lo studio e gli spazi dell’Università da industrie fondate su violenza, dolore e morte.
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