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Da Unibo, a Unimore fino al Mur: studenti, lavoratori e docenti rifiutano l’elmetto!

Ieri siamo stati in presidio insieme al personale TAB dell’@unionesindacaledibase e ai docenti al MUR, all’Università di Bologna e all’Università di Modena e Reggio Emilia per ribadire al Governo Meloni e alla Ministra Bernini che non c’è posto per l’accademia militare né a Bologna né altrove.

La decisione, frutto delle mobilitazioni inedite degli ultimi mesi, presa dal Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna ha scatenato l’ira di tutto l’esecutivo Meloni, fino alla premier stessa che ha reputato questa scelta ‘ingiustificabile’ con la Ministra Bernini che si eretta a garante del corso dicendo chiaro e tondo che ‘si farà’ che sia a Bologna o a Modena.

Ancora una volta tutto è lecito pur di mantenere i nostri atenei integrati alle logiche di riarmo e militarizzazione, anche soprassedere ad una decisione presa da un Dipartimento in tutta legittimità grazie alla mobilitazione studentesca che si è intrecciata alla netta volontà dei docenti e dei lavoratori.

Sappiamo bene che questo Governo vuole trascinarci nel baratro della guerra, come esemplificato nella manovra finanziaria contro la quale siamo scesi in piazza il 28 Novembre nella data di Sciopero Generale e il 29 Novembre nella grandissima manifestazione nazionale a Roma: lo stesso Crosetto, che ha sprecato parole per difendere il progetto di corso ‘ad-hoc’ per i militari dell’Accademia infatti ora si sta facendo promotore della reintroduzione della leva militare, seguendo il tracciato dell’Unione Europea e di paesi come la Francia e la Germania.

La ministra Bernini è addirittura arrivata a parlare di esclusione per 10-15 cadetti che avrebbero dovuto partecipare a questo corso, quando l’unica esclusione è quella subita ogni giorno da migliaia di giovani in questo paese perché il diritto allo studio viene continuamente negato e definanziato, con il numero chiuso, il semestre filtro di medicina e gli idonei non beneficiari che ora torneranno anche in Emilia-Romagna.

Se ci vogliono mettere l’elmetto: noi lo rifiutiamo e come lo abbiamo ribadito ieri, prenderemo parola al Consiglio degli Studenti Unibo dell’11 Dicembre e lo ribadiremo all’Università di Bologna durante il Senato Accademico del 16 Dicembre in cui ancora una volta Azione Universitaria agisce da quinta colonna del Governo contro gli interessi e le lotte degli studenti e presenterà una vergognosa interrogazione per mettere in discussione la decisione del Dipartimento di Filosofia, condendo il tutto da una retorica spicciola narrando un’università ostaggio ‘dei centri sociali’…

Ribadiremo che a tenere in ostaggio l’università sono le politiche di questo Governo e della Ministra somaro che seguendo i diktat europei mantengono le università piegate alle priorità della guerra e del riarmo.

Noi non ci arruoliamo!

Liberiamo l’università da riarmo, guerra e sionismo!

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