«Sai, erano vent’anni che immaginavo che un giorno la Porta di Mandelbaum (*) si sarebbe aperta, però mai avrei pensato che l’aprissero dall’altra parte. Non mi sarebbe mai passato per la testa. ed è per questo che quando loro l’hanno aperta, la cosa mi è sembrata terrificante, assurda, un verso insulto.
Mi prenderesti per pazzo se ti dicessi che tutte le porte vanno aperte soltanto da una parte, e se qualcuno le apre dalla parte opposta, si devono considerare ancora sprangate.
[…]
È una cosa che non è mai successa in nessuna altra guerra della storia. La sai la cosa terribile che è successa nell’aprile del 1948, che sta succedendo adesso e poi perché? Per la tua bella faccia o la mia? No! Fa parte della guerra.
Ci dicono: “Prego, osservate quanto siamo. migliori di voi e più evoluti. Dovete accettare di essere i nostri servi, i nostri ammiratori. Ma lo vedi anche tu, non è cambiato niente. Noi potevamo cavarcela molto meglio». (Ritorno ad Haifa, Edizioni del lavoro, pagg. 5-6)
(*) Non è una vera e propria porta, ma un posto di blocco che prendeva il nome dalle rovine di una casa privata, distrutta nei combattimenti del 1948. Prima del 1967 era l’unico passaggio ufficiale di Gerusalemme, quando la città era divisa in due parti dal confine tra Giordania a Israele.
Ghassan Kanafani, palestinese nato a Acri, oggi città a nord di Israele. È stato poeta, romanziere, saggista, è stato portavoce del FPLP. Vittima della Nakba, nel 1948 è esule in Libano, in Siria e in Kuwait. Una bomba del Mossad, collocata nella sua auto lo ha assassinato a Beirut nel 1972, e con lui, la nipote di 17 anni.
Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in moltissimi paesi, Era un uomo capace di dialogare con i rappresentanti delle cancellerie europee ma anche di tessere un dialogo costante con i giovani palestinesi, costretti nei campi profughi. Per questo suo speciale talento divenne obiettivo di un omicidio mirato da parte dei servizi israeliani.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa