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La Francia brucia le tappe su riconoscimento del “governo ribelle”

Parigi. – Riferisce oggi il quotidiano francese Le Monde, che mentre Parigi annuncia il riconoscimento del Consiglio Nazionale di Transizione come “rappresentante legittimo” della Libia e si appresta a inviare un ambasciatore a Bendasi, un sondaggio pubblicato oggi da France Soir rivela che la stragrande maggioranza dei francesi è ostile ad un intervento militare in Libia. Il 63% degli intervistati è contrario ad un intervento militare delle Nazioni Unite in Libia, mentre il 36% sarebbe favorevole. Risultati identici anche alla domanda su un coinvolgimento diretto della Francia nelle azioni belliche.

Nonostante questo orientamento nella società, il governo francese spinge fortemente per prendere l’iniziativa militare tesa a neutralizzare l’aviazione delle forze fedeli a Gheddafi. Per Parigi non è la NATO l’organizzazione in grado di gestire questa operazione coercitiva, ma servirebbe una coalizione europea “ad hoc” guidata da Francia e Gran Bretagna che in una settimana, secondo il Quai d’Orsay,  potrebbe già essere operativa. Non è chiaro quale sarebbe in tutto questo il ruolo degli Stati Uniti. Il consenso di alcuni paesi arabi sarebbe però già acquisito. Parigi si riferisce al Consiglio di Cooperazione delle petromonarchie del Golfo mentre la Lega Araba non deciderà prima di sabato quando è previsto un vertice dell’organizzazione al Cairo.

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