Il primo ministro britannico David Cameron, intervenendo questa mattina in Parlamento, ha annunciato che la Gran Bretagna fra poco inizierà a spostare jet da combattimento verso le basi da cui potranno partire per l’operazione militare sulla Libia. “La Gran Bretagna metterà in campo aerei Tornado e Typhoon così come velivoli da rifornimento in volo e da sorveglianza”, ha detto Cameron al parlamento. “I preparativi per spostare questi aerei sono già cominciati e nelle prossime ore verranno trasferiti nelle basi aeree da cui potranno partire per compiere l’azione necessaria”.
Nel frattempo fonti francesi – riferisce la Reuters – hanno affermato che un’azione potrebbe essere questione di ore e potrebbe vedere all’opera i contingenti aereo-navali di Francia, Gran Bretagna, forse gli Stati Uniti, e uno o più paesi arabi. Il Qatar – proprietario e sede della televisione satellitare Al Jazeera – ha dichiarato che farà la sua parte, ma non è chiaro se questo significherà un impegno militare diretto. In compenso la copertura mediatica e la legittimazione nel mondo arabo dell’attacco militare sulla Libia verrà assicurato da questa petromonarchia del Golfo. Un funzionario USA, interpellato dalle agenzie, ha precisato che non è previsto nell’immediato un intervento militare del suo paese. E’ probabile che gli USA stiano praticando al momento “l’esternalizzazione” del sostegno militare ai ribelli. Seconod Il Wall Street Journal di oggi, l’esercito egiziano sta rifornendo di armi i ribelli libici impegnati contro Muammar Gheddafi, trasportando rifornimenti militari lungo il confine con la Libia. Il Wall Street Journal, precisa anche che Washington è a conoscenza della consegna di armi da parte del governo provvisorio del Cairo ai ribelli di Bengasi. Secondo il giornale americano, il trasferimento di armi egiziane verso la Libia è iniziato “pochi giorni fa” e sta continuando, come spiega un alto ufficiale USA in condizione di anonimato.
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