Il figlio più giovane di Muammar Gheddafi, Saif al Arab, e tre nipotini del colonnello, sono stati uccisi in un raid aereo della Nato a Tripoli. L’obiettivo – secondo il comando Nato – era però il colonnello, rimasto illeso come la moglie, ha riferito il portavoce del governo Mussa Ibrahim, in conferenza stampa. La notizia è stata accolta con spari in aria a Bengasi, sede del consiglio nazionale di transizione dei ribelli.
La Nato ha confermato i raid nel settore di Bab al-Aziziya, dove ha sede il bunker di Gheddafi, ma non ha fornito notizie certe sull’uccisione di Saif al Araba. “Sono al corrente di informazioni non confermate dei mass media secondo le quali alcuni membri della famiglia Gheddafi potrebbero essere stati uccisi. Ci rammarichiamo di ogni perdita di vita umana, particolarmente quella di civili innocenti”, ha detto il generale Charles Bouchard, comandante dell’operazione ‘Unified Protector’.
L’obiettivo del raid era quello di eliminare Gheddafi affermano le fonti del governo libico, ma la Nato smentisce “Tutti gli obiettivi della Nato sono di natura militare e sono chiaramente legati agli attacchi sistematici del regime di Gheddafi contro la popolazione libica e le zone popolate. Non prendiamo di mira le persone”, ha detto il generale Bouchard.
Da Tripoli è arrivata nel pomeriggio la conferma della strage. In un collegamento con Sky Tg24, monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, ha confermato la morte del figlio di Gheddafi, di suoi mogli e dei loro tre figli “Ci hanno portato a vedere le salme, noi e i responsabili delle diverse chiese presenti abbiamo fatto una preghiera”, ha detto il vicario apostolico. I due corpi nascosti da bandiere, erano i cadaveri di Saif al Arab Muammar Gheddafi e della moglie. Oltre a loro, secondo il governo di Tripoli, nel raid sarebbero stati uccisi tre nipoti del colonnello libico. Quando gli è stato chiesto di confermare se nel raid fossero stato uccisi anche tre nipoti di Gheddafi, tre bambini, il vicario apostolico ha detto di non poter chiarire i dubbi a riguardo. “Se siano i nipoti non lo so, ma erano sicuramente tre bambini”, ha spiegato, “C’era anche un adulto ma non so chi fosse, la televisione libica non ha detto niente a riguardo. Ha detto chiaramente del figlio e ha parlato di tre bambini. Erano tutti civili. Quindi non è che si può parlare di un obiettivo militare”.
La missione militare della Nato si sta ormai convertendo in vero e proprio terrorismo di stato con tanto di omicidi mirati contro i familiari dei responsabili politici. Parlare di mandato Onu e “protezione dei civili” è una sanguinosa menzogna.
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