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Bin Laden era “ospite” dei militari pakistani

La località di Abbottabad, nella provincia pakistana del Khyber Pakhtunkwa, è a solo un’ora di auto dalla capitale Islamabad. Il luogo dove è stato ucciso Bin Laden, è nota per essere il quartiere generale di alcune istituzioni militari pachistane e anche di prestigiosi istituti scolastici. È stata fondata nel 1853 dagli inglesi durante il periodo coloniale. Da allora la cittadina, popolata da circa 100 mila abitanti, è diventata una meta turistica per coloro che scappano dalla calura estiva di Islamabad ma è anche sede di una importante caserma e di un’accademia militare. È anche nota come luogo di riposo per i militari in pensione. Bin Laden era dunque non in un inaccessibile località di montagna ma in un centro popolato e frequentato dai militari pakistani. Un segnale di questo scenario non del tutto imprevedibile, viene dalle reazioni dell’ex presidente pachistano Pervez Musharraf , il quale ha detto che l’operazione Usa contro Bin Laden «ha violato la sovranità nazionale» del Pakistan. Lo riferisce la tv Cnn-Ibn che ha sentito telefonicamente l’ex generale in esilio a Londra dopo le sue dimissioni nell’agosto 2008. Musharraf ha anche aggiunto di essere «sorpreso» dalla presenza del leader di Al Qaeda in una residenza della vallata di Abbottabad, nei pressi di Islamabad.

Il ministero degli Esteri pakistano ha fatto sapere che si è trattato di «una operazione condotta dagli Usa» facendo intendere di non essere a conoscenza della missione, contrariamente a quanto sostenuto stamattina dal presidente Obama. «Se c’è stata mancanza di collaborazione, ciò è veramente negativo perchè stiamo combattendo lo stesso nemico comune» ha concluso Musharraf.

Intanto il quotidiano in lingua inglese Asia Times Online scrive che, secondo quanto riferito dalle sue fonti nel Nord Waziristan “un consiglio direttivo (definito shura) guiderà l’organizzazione di Al Qaida in attesa di designare un nuovo leader.

Fra i nuovi possibili leader si fanno i nomi di Sirajuddin Haqqani, Qari Ziaur Rahman, Nazir Ahmad and Ilyas Kashmiri.

Sirajuddin Haqqani è figlio del signore della guerra Jalaluddin Haqqani, fondatore della Rete Haqqani, che opera soprattutto in Afghanistan contro le truppe della Nato, ma anche in Pakistan. Qari Ziaur Rahman è ritenuto uno dei capi dei talebani afghani. Nazir Ahmad, del Sud Waziristan, è ritenuto uno dei leader di Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp) di Beitullah Mehsud.

Ilyas Kashmiri, infine, è un ex leader della guerriglia islamica in Kashmir che si ritiene sia divenuto il leader di Lashkar al Zil, organizzazione che opera in Pakistan già affiliata ad Al Qaida

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