A dieci anni dallo choc dell’11 settembre gli Stati Uniti sono arrivati a colpire l’ideatore di quell’azione. Intorno alle 4,30 – ora italiana – Barack Obama è apparso alla tv per dare la notiia più attesa dalla sua popolazione. Una folla festante si è immediatamente riunita sotto la Casa Bianca.
L’uccisione sarebbe avvenuta nel corso di uno scontro fuoco. Contrariamente a quanto fatto trapelare in un primo momento, il corpo di Bin Laden non è ancora stato portato in America. Ma a Bagram,nella base militare americana in Afghanistan. Lo riferisce l’inviato a Kabul della tv araba “al-Jazeera”. I giornalisti presenti sul posto saranno poi invitati a vederlo.
Evidentemente sono stati fatti tutti gli accertamenti possibili, compreso il test del dna, prima di render nota la cosa.L’ordine era stato preceduto da almeno cinque riunioni in marzo e aprile in cui il presidente Obama aveva discusso con i suoi collaboratori i dati di intelligence. L’azione è stata portata a termine da un team di 14 Navy Seals trasportati in elicottero dall’Afghanistan al Pakistan. Il tutto è durato una quindicina di minuti.
Sarebbero cinque i morti in tutto nel blitz compiuto nel nord del Pakistan dai soldati americani per uccidere il leader di al-Qaeda, Osama Bin Laden. Secondo quanto ha riferito una fonte della Cia, citata dalla tv araba ‘al-Jazeerà, oltre al terrorista saudita sono stati uccisi tre suoi accompagnatori e uno dei suoi figli.
Lo scontro finale è avvenuto oggi a Abbotabad, nella valle di Orash a nord di Islamabad, ed è stato condotto da un gruppo di elite composto anche da militari pachistani. Lo ha confermato un responsabile dei servizi di intelligence pakistani, l’Isi.Nel corso dell’operazione è andato distrutto un elicottero dell’esercito pachistano. L’ultimo rifugio di Osama era una villa protetta da alte mura e da cancelli di sicurezza. Il rifugio non aveva collegamenti internet o telefonici.
Ancora nessuna reazione ufficiale da parte del governo pachistano a Islamabad dopo l’annuncio dell’uccisione di Obama. È stato confermato il colloquio telefonico del presidente Asif Ali Zardari con Barack Obama poco prima del suo discorso, ma gli analisti non nascondono la sorpresa per l’esistenza di un nascondiglio del capo di Al Qaida a Abbotabad, una città a nord di Islamabad, sede di un importante base militare dell’esercito pachistano. «C’è stupore – ha detto in un commento GEO Tv – perchè in molti si domandano cose potesse farci là Bin Laden». Il compound si trova a un centinaio di metri dall’ingresso di un’importnte base militare pakistana, sede di un’accademia militare. Sembra difficile che il nascondiglio sia stato scelto a caso, o rischiando l’impossibile. Più probabile, da questo punto di vista, che i servizi segreti pakistani, o una loro importante compnente, abbia alla fine deciso di “mollare” il capo qaidista. Se è così, tutta la guerra in Afghanista potrebbe assumere un’altra configurazione.
«Giustizia è stata fatta», ha detto Obama. Che ha anche voluto distinguere tra Al Qaida e l’Islam:«gli Stati Uniti non sono in guerra con l’Islam e non lo saranno mai».La distinzione è importante sia nello scontro politico interno agli Stati Uniti, dove i repubblicani – specie nell’ala più retriva dei Tea Party – identificano abbondantemente le due cose. Ma anche sul piano geosttrategico, specie in un periodo di grande instabilità dei paesi del Maghreb attraversate da rivolte popolari e caratterizzato dalla guerra contro la Libia /che inusitatamente vede gli Usa in posizione più defiata risetto a Francia e Gran Bretagna).
Negli Stati Uniti, in moltissime città la gente in festa occupa le strade anche in piena notte. Mentre la notizia ha dato un po’ di fiato al dollaro (la moneta statunitense ha riguadagnato un po’ di terreno sulle altre divise), mentre anche il petrolio è segnalato in lieve discesa (112,29 dollari al barile per la qualità Wti, mentre il Brent del Mare del Nord è stato trattato oggi a Singapore a 124,94 dollari, circa 95 centesimi in meno rispetto a venerdi).
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