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Scontri ai funerali di quattro militanti del PKK

Un veicolo della polizia è stato attaccato dal corteo di circa 5.000 persone: nel rovesciamento del mezzo sono rimasti feriti quattro agenti, mentre altri tre poliziotti sono stati picchiati e uno accoltellato. Un altro gruppo di agenti ha allora sparato in aria e azionato idranti contro per disperdere la folla. Anche due manifestanti e un giornalista sono rimasti feriti.
Gli scontri sono avvenuti durante il funerali di quattro militanti curdi, uccisi la scorsa settimana durante un combattimento con l’esercito nella provincia di Tunceli, nell’Est della Turchia nella regione rivendicata dai curdi e dove il Partito dei Lavoratori del Kurdistan è molto radicato.

Il Pkk ha decretato una tregua unilaterale nell’agosto 2010, ma accusa il governo di non impegnarsi in un vero dialogo con la minoranza e minaccia di riprendere le lotta armata, prospettiva che crea ulteriore tensione in vista delle legislative del prossimo giugno.

Due settimane fa il partito di governo, l’Akp è stato accusato di aver cercato di manovrare l’Alta Commissione elettorale, che aveva impedito a 12 politici curdi (sette afferenti al Bdp, il Partito curdo per la Democrazia e la Pace), di presentarsi alle prossime elezioni. I candidati sono stati poi riammessi.
Secondo l’opposizione, il premier sarebbe notevolmente infastidito da alcuni nuovi sondaggi, che danno l’Akp al 35% delle preferenze rispetto al 45% di due settimane fa, mentre il Chp sarebbe passato dal 26% di due settimane fa al 32%.

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