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Tensione e scontri sul Golan occupato da Israele. Fonti parlano di 11 morti.

Oggi era 5 giugno, anniversario della “guerra dei sei giorni” del 1967  ovvero la “Naksa” a ricordo di quanto le truppe israeliane occuparono Gerusalemme, la Cisgiordania e il Golan.

E oggi ci sono stati duri scontri tra i manifestanti arabi e l’esercito israeliano, schierato sulle frontiere per impedire il passaggio, nel giorno della “Naksa”, il termine arabo che indica la sconfitta degli eserciti arabi nella guerra dei Sei giorni del 1967. Gli scontri più gravi sono avvenuti nelle alture del Golan, tra Siria e Israele, come mostra la televisione siriana: nei pressi del villaggio di Majdal Shams l’esercito israeliano ha sparato sulla folla. Nelle immagini si vedono un gruppo di giovani che cerca di arrampicarsi sulle barriere, e i militari israeliani dentro i carri armati.

Secondo l’Ansa, ci sarebbero 11 palestinesi e siriani morti e 220 feriti dai tiri israeliani contro i manifestanti che tentavano di varcare la linea del cessate il fuoco sulle alture del Golan. Lo ha annunciato la tv siriana.
L’esplosione di una mina anticarro avrebbe  investito un gruppo di dimostranti siriani e palestinesi che all’altezza di Quneitra cercavano di lanciarsi verso i reticolati di frontiera presidiati sul Golan occupato dall’ esercito israeliano. Fonti locali riferiscono che nel pomeriggio centinaia di dimostranti (che sventolavano bandiere siriane e palestinesi) hanno cercato di lanciarsi verso le linee israeliane all’altezza di Quneitra. Per respingerli i militari israeliani hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni.

Sul confine fra Israele e Libano non si segnalano per ora incidenti a causa di una massiccia dislocazione di forze dell’esercito nazionale libanese. Nella striscia di Gaza sono state organizzate manifestazioni in ricordo della Naksa: ma reparti di Hamas hanno impedito ai dimostranti di raggiungere il valico di Erez, la porta di accesso ad Israele. Incidenti sono in corso anche in Cisgiordania, in particolare presso il valico di Kalandya, fra Ramallah e Gerusalemme. Cortei palestinesi di protesta sono stati organizzati a Hebron e presso la colonia ebraica di Elon Moreh nei pressi della città palestinese di Nablus.

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