Questi i risultati delle elezioni legislative russe secondo gli unici due exit poll realizzati da Vtsiom, più vicino al potere, e da Fom, più indipendente.
Russia Unita, il partito di Putin: dal 64,3% del 2007 al 48,5% (Vtsiom) o 45,5% (Fom). Partito Comunista della Federazione Russa (Kprf): dall’11,57% al 19,8% (Vtsiom) o 21% (Fom). Russia Giusta: dal 7,7% al 12,8% (Vtsiom) o 14,1% (Fom). Liberaldemocratici (Ldpr, nazionalisti di destra): dall’8,1% all’11,42% (Vtsiom) o 13,2% (Fom). Gli altri tre partiti non entrerebbero perchè al di sotto dello sbarramento del 7%: Iabloko, centristi: dall’1,59% al 4,17 (Vtsiom) o 3,6% (Fom); Patrioti della Russia: dallo 0,89% allo 0,90% (Vtsiom) o 0,9% (Fom). Giusta Causa (assente alle precedenti elezioni): 1,10% (Vtsiom) o 0,6% (Fom).
Il partito del premier russo, Vladimir Putin, secondo i primi exit poll, perde anche la maggioranza alla Duma, il ramo basso del parlamento russo, passando da 315 a 220 seggi su 450 totali. Il partito di centro sinistra ‘Russia Giustà e i liberaldemocratici dell’ultranazionalista Vladimir Zhirinovski, che sfondano il muro del 10% e si attestano intorno al 13%. Gli altri tre partiti in lizza non hanno superato lo sbarramento del 7%.
Nonostante il «crollo» del partito putiniano Russia Unita e il raddoppio del suo partito, stando agli exit poll, il leader comunista Ghennadi Ziuganov ha invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza oggi e domani per protestare contro quelle che ha definito «violazioni massicce».
Oltre 170 persone sono state fermate tra Mosca e San Pietroburgo mentre partecipavano a manifestazioni non autorizzate per protestare contro le elezioni legislative di oggi, ritenendole una «farsa». Un centinaio di manifestanti sono stati bloccati dalla polizia nella capitale, nella piazza Triunfalnaia, altri 70 a San Pietroburgo.
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