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Turchia. Avvocato italiano fermato. Aveva difeso Ocalan in Italia

L’avv. Salerni si era recato in Turchia con una delegazione di 37 osservatori internazionali per monitorare la fase finale del processo che si sta svolgendo a Dyarbarkir contro 151 dei 1925 esponenti della società civile curda e turca arrestati nell’aprile del 2009 nell’ambito dell’operazione di polizia scattata dopo l’affermazione del Partito della Società Democratica (DTP, il partito curdo poi sciolto dalla Corte Costituzionale turca nel dicembre 2009) alle elezioni amministrative. 

La posizione ufficiale delle Autorità turche è nel senso di ritenere l’avv. Salerni persona sgradita al Governo turco e pertanto passibile di rimpatrio forzato nelle prossime 24 ore. Si tratta di un episodio di grave ed intollerabile violazione dei diritti individuali del quale è necessario che il Governo turco risponda nelle sedi internazionali garantendo la piena incolumità dell’avv. Arturo Salerni.

L’Associazione Progetto Diritti, di cui l’avv. Arturo Salerni è fondatore e rappresentante, fa appello alle istituzioni e alla società civile perché sollecitino spiegazioni da parte del Governo turco sull’episodio tanto grave quanto esecrabile e garantisca il rispetto dei diritti dell’avv. Salerni e la sua totale incolumità.

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