Intorno alle 10 di questa mattina, un gruppo di attivisti anarchici ha occupato i locali di Radio Flash, ad Atene (nel quartiere di Kifissias). Dopo essersi introdotti nel palazzo i manifestanti hanno interrotto la diretta dell’emittente, stoppando intorno alle 10.10 l’intervista del giornalista Nikos Evangelatos a Kyriakos Mitsotakis, ex primo ministro per il partito di destra Nea Dimocratia. Gli attivisti si sono quindi impossessati dei microfoni della radio commerciale ed hanno lanciato via etere un messaggio di solidarietà al gruppo armato Lotta Rivoluzionaria (in greco Epanastatikos Agonas), mentre il giornalista via skype informava i suoi contatti di quanto stava accadendo negli studi.
I manifestanti hanno letto un documento in cui si denunciava la politica antipopolare del governo Papademos e di quello Papandreou prima di lui e si faceva appello alla immediata liberazione dal carcere di Korydallos dei militanti del gruppo armato greco che ha cominciato ad operare nel 2003 e che pochi anni dopo è stato di fatto sgominato dalle dura repressione delle forze di sicurezza elleniche. Proprio in questi giorni 8 militanti del gruppo vengono giudicati nel tribunale di Atene nell’ambito di un processo iniziato il 5 gennaio. L’azione più spettacolare di Lotta Rivoluzionaria fu il lancio di un razzo, nel gennaio del 2007, contro l’edificio che ospita l’ambasciata statunitense ad Atene.
Dopo l’occupazione degli studi di Radio Flash sul posto sono arrivate ingenti forze di polizia in assetto antisommossa che hanno di fatto circondato il palazzo che ospita l’emittente, all’interno della quale giornalisti e lavoratori sono stati trattenuti dal gruppo autore dell’iniziativa fino alle 11.30. A quel punto l’occupazione è stata tolta e la radio ha ripreso la sua normale programmazione, ospitando uno degli attivisti in qualità di intervistato insieme agli altri ospiti.
Più tardi un centinaio di poliziotti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione nell’edificio e lo hanno sgomberato, portandosi via tutti e 20 circa i membri dell’Assemblea di Solidarietà con Lotta Rivoluzionaria, tutti ammanettati e condotti nella caserma della Polizia di Alexandras Odos. All’esterno della caserma un centinaio di persone hanno manifestato durante il pomeriggio la loro solidarietà ai fermati e denunciati per apologia di terrorismo e incitamento alla violenza. La Polizia ha informato che tutti i fermati saranno trattenuti e giudicati domani per direttissima.
Di seguito la versione in inglese del testo letto dai microfoni di Radio Flash 96 Fm:
Today, January 10th, 2012, comrades from the anarchist/anti-authoritarian space carried out an intervention in the corporate radio station Flash 96 FM in the context of a series of solidarity actions for the Revolutionary Struggle case, which was brought to trial since October 5th, 2011, in the special court of Koridallos prisons.
We have taken this action in an effort to break the wall of silence and the political order to gag the trial process and the political discourse of the defendants in the Revolutionary Struggle case.
A confirmation of this gagging was the immediate reaction of police forces during the broadcast of our audio message with the words of the prosecuted for the same case. This mobilization of the executive and law enforcement authorities is indicative for anyone who resists, for whoever puts forward the total overthrow of the system through the social revolution, which is the only way to escape from the modern totalitarianism of the Troika of EU, ECB and IMF and their trustee, the Greek State, that have submitted the entire society in poverty and misery.
A society doomed by the full dismantling of labour relations, the ‘chinesization’ in front of the threat of more and more unemployed people lining up in long queues, the onslaughts of predatory taxation, the dissolution of public-benefit corporations, the privatizations, the selling off of public assets and the development of financial zones on starvation wages.
It is worth noting that under this treaty, in their bid to shield the system, and while everything is reduced and cut, the only thing that’s increased are the armies of the watchdogs of democracy, armed guards, capitalism and its State. Therefore, under this treaty, more commonly referred to as Junta, we are in solidarity and proud with our comrades and their choices.
Our choices are side by side with all parts of society who choose the fair way of social liberation.
SOLIDARITY WITH MAZIOTIS, ROUPA, GOURNAS, STATHOPOULOS, NIKITOPOULOS, KORTESIS, BERAHA AND KATSENOS
Solidaritarians’ assembly from inside Flash radio station
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