Un nuovo sciopero generale di 24 ore paralizza oggi tutta la Grecia.
L’agitazione è stata proclamata dai principali sindacati del Paese – la Gsee (che raggruppa i lavoratori del settore privato), l’Adedy (che rappresenta i dipendenti del settore pubblico), e il Pame (quello vicino al Partito Comunista) – in segno di protesta contro l’accordo che, secondo prime indicazioni, sarebbe stato raggiunto fra il governo greco e i rappresentati della troika (Fmi, Ue e Bce).
I fatti di ieri:
Ieri ad Atene, si è tenuta una nuova riunione fra il premier greco Lucas Papademos e i tre partiti che sostengono il suo governo, per discutere i dettagli dell’accordo sulle riforme da fare per sbloccare i nuovi aiuti internazionali. Il leader del Laos il partito di destra, Karatzaferis ha affermato di non voler «contribuire all’esplosione di una rivoluzione» accettando le misure proposte dalla Troika. Tra i provvedimenti presi dal governo la riduzione del salario minimo da 750 a 500 euro, ulteriori tagli a tredicesime e quattordicesime dei lavoratori. Il clima sociale in Grecia resta molto teso. I principali sindacati greci si sono riuniti oggi e hanno indetto uno sciopero generale per domani di 24 ore sia nel settore pubblico che privato.
Syriza, coalizione della sinistra, ieri ha invitato i cittadini ad una manifestazione di protesta, a Propilea, «contro le nuove misure economiche decise dal governo insieme alla troika», come si legge in un comunicato, mentre il Partito Comunista di Grecia (Kke),ha invitato «tutti i lavoratori ad unire la loro voce», in un’altra manifestazione di protesta, alla stessa ora, nella centralissima piazza Omonia di Atene. I due maggiori sindacati del Paese, da parte loro, la Gsee, il sindacato che raggruppa i lavoratori del settore privato e l’ Adedy, quello che raggruppa i lavoratori del settore pubblico, hanno indetto per martedi 7 febbraio, uno sciopero generale di 24 ore, con una manifestazione di protesta, alle 11.00, nella Piazza Syntagma, davanti al Parlamento.
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