Se Israele dovesse attaccare l’Iran si scatenerebbe una guerra più vasta in tutta la regione che potrebbe coinvolgere gli Stati Uniti e provocare la morte di centinaia di americani.
Le forze armate degli Stati Uniti avrebbero condotto nei giorni scorsi la simulazione di un possibile attacco aereo israeliano contro Teheran sostenuto da Washington. Una simulazione che però preoccupa assai la Casa Bianca e il Pentagono, visto che dai test è emerso che la possibilità che l’attacco si concluda con un elevato numero di vittime statunitensi è molto alta. Lo rivela oggi il quotidiano statunitense “New York Times”, mandando un ulteriore segnale d’allarme sugli scenari di guerra che ormai si fanno sempre più probabili in Medio Oriente e che vedono l’amministrazione Obama impegnata da tempo a frenare gli impeti guerrafondai di Tel Aviv. Non certo per pacifismo, ma per i tremendi rischi che la nuova avventura militare comporta.
Secondo il NYT la simulazione, che sarebbe durata due settimane e sarebbe stata denominata Internal Look, serviva a testare le comunicazioni militari e il coordinamento fra il quartier generale del Comando Centrale a Tampa, in Florida, e le forze statunitensi nel golfo Persico e in Medio Oriente. I militari hanno lavorato sull’ipotesi che gli Stati Uniti vengano “trascinati” nel conflitto dopo il raid israeliano, ma per colpa della malizia del governo iraniano e non per una libera scelta del Pentagono (a Washington sentono il bisogno di truccare la realtà e di mentire a se stessi anche nelle proprie simulazioni!).
Nella simulazione statunitense è stato previsto che Teheran coinvolga gli USA ritenendoli complici di Israele e reagisca lanciando missili contro una portaerei statunitense nel Golfo Persico causando 200 morti tra i militari americani. E ciò provoca – sempre nella simulazione – un raid statunitense contro gli impianti nucleari iraniani. Naturalmente si tratta solo di ipotesi, ma il New York Times riferisce che il generale James Mattis, alla testa del Comando Centrale, ne sia rimasto molto preoccupato. E che le esercitazioni rafforzeranno tutti quelli che, in seno alla Casa Bianca, il Pentagono e all’intelligence, ritengono che un raid israeliano sarebbe pericoloso, troppo pericoloso per gli Stati Uniti. Secondo le valutazioni statunitensi, tra l’altro, il rischio non varrebbe la candela. Un raid israeliano, seppure massiccio, non potrebbe comunque fare molto di più che rallentare di un anno il programma nucleare iraniano.
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