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Brescia. In ricordo della strage del ’74, un quadro

Ario Pizzarelli, Pioveva, 2014, olio su tela 80×80

“Pioveva”. Olio su tela cm 80 x 80.

Pioveva. Chi era in Piazza ricorda ancora la pioggia cattiva e insistente, ma non tanto fitta da cancellare le tracce dell’accaduto. Per quello furono necessari i getti degli idranti che con il sangue asportarono ogni indizio utile alle indagini. Quando fu chiara la mancanza delle condizioni minime per una risposta di massa immediata e adeguata, di antifascismo militante, tornai a casa per cambiarmi: ero fradicio.
Quella pioggia battente riappare nel mio quadro, l’immagine di un occhio resa come una vecchia foto non bene a fuoco salvo la pupilla dilatata che riflette perfettamente il pilastro sbrecciato, i corpi appena coperti, i carabinieri.
La memoria del 28 maggio è (dovrebbe essere) una condivisione collettiva, ma un quadro è necessariamente anche un fatto personale. Le mie gocce di pioggia avrebbero potuto essere 20 (gli anni di allora) o 40 (quelli passati per tutti, colpevoli impuniti compresi).
Invito gli osservatori a contarle: ne ho dipinte 23. Chi mi conosce può intuirne il motivo, chi non mi conosce me lo chieda.

28 maggio 1974 – 28 maggio 2014
Composizione realizzata per il 40° anniversario della strage fascista e di stato di Piazza della Loggia ed iscritta al concorso ‘Emilio Rizzi’ (dedicato alla memoria delle vittime della strage) organizzato da Aref, Casa della Memoria, Anpi, Fiamme Verdi, Fondazione Clementina Calzari Trebeschi, Fondazione Luigi Micheletti, A.A.B., con il patrocinio di istituzioni regionali e cittadine, accademie di belle arti, Università e delle tre maggiori organizzazioni sindacali.
Poi, silenziosamente annullato.

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