Mentre i partiti ellenici sono impegnati in una surreale campagna elettorale grandi gruppi economici stranieri continuano a fare shopping in Grecia, acquistando a prezzi stracciati le aziende, le infrastrutture o i pezzi di territorio messi in (s)vendita dal governo in nome del ripianamento del debito.
Ma sono anche i privati a vendere. Alla fine di un periodo di tre anni durante i quali non sono stati registrati passaggi di proprietà, è da poco ricominciata in Grecia una frenetica attività di compravendita e di investimenti nell’esclusivo settore delle isole private. Secondo gli esperti che operano in questo settore di mercato un certo numero di proprietari, in particolare coloro che le hanno ereditate, stanno cercando di disfarsene a causa della tassazione più elevata di recente introdotta dal governo. In conseguenza di ciò, i prezzi richiesti sono scesi notevolmente.
E’ notizia di questi giorni che un membro della famiglia reale del Qatar avrebbe acquistato un’isola greca sborsando la relativamente modica somma di 5 milioni di euro. Secondo il quotidiano ateniese Kathimerini l’isoletta, di proprietà della famiglia greco-australiana Stamoulis – che inizialmente aveva chiesto 7 milioni – ha una superficie di circa 500 ettari (la metà di Capri), e si trova nel Mar Ionio, a 38 km da Itaca. Una parte di Oxia è sotto la protezione dell’organizzazione ecologica Natura 2000, ma il resto dell’isola può essere sviluppato commercialmente con la realizzazione di porticcioli, marine, spiagge attrezzate e hotel. L’acquisto di Oxia segue di poco più di una settimana l’annuncio da parte del fondo sovrano del Qatar della sigla di un accordo per l’acquisizione della Smeralda Holding, proprietaria di vari alberghi di lusso sulla Costa Smeralda in Sardegna.
Un’altra vendita che, secondo alcune fonti, starebbe per concludersi è quella dell’isola di Patroclo, ad appena tre km di distanza da Capo Sunio, il suggestivo promontorio 70 km a Sud-est di Atene. Patroclo ha una superficie di soli 260 ettari ma – a causa della sua estrema vicinanza alla capitale, all’aeroporto e alla costa (da cui riceve acqua potabile) – ha un potenziale di sviluppo turistico immenso ed il suo prezzo ufficiale è di 150 milioni di euro. I proprietari dell’isola (la famiglia Giatrakos) stanno attualmente lavorando in tandem con un investitore canadese in collaborazione con le autorità elleniche per chiarire quale parte di Patroclo può essere sviluppata commercialmente. Alcuni tentativi di vendere l’isola erano falliti a causa della presenza sul posto di siti archeologici che avevano frenato l’eventuale sviluppo turistico-commerciale. Problemi di vendita ci sono pure per un’altra, più celebre isola, quella di Skorpios che appartiene attualmente a Athina Onassis, nipote del magnate Aristotele il quale la acquistò nel 1963 per 15 milioni di dollari. Sull’isola – che si trova nel Mare Ionio di fronte alla costa di Lefkada e che ha una superficie di cinque ettari e due soli abitanti – sono sepolti Aristotele Onassis, il figlio Alexander e la figlia Christina (madre di Athina). In passato sono circolate voci circa una presunta vendita di Skorpios ad un prezzo di oltre 200 milioni di dollari e di un interesse di Bill Gates al suo acquisto, come pure nel settembre 2010 Giorgio Armani smentì di aver comprato l’isoletta per 150 milioni di euro. Sembra che Athina Onassis sostenga di voler disfarsi dell’isola per motivi finanziari. Secondo alcuni giornali in realtà la vendita sarebbe resa difficoltosa da una clausola nel testamento di suo nonno che vieta l’alienazione dell’isola a meno che la sua manutenzione diventi irrealizzabile, come appunto sosterrebbe l’erede di Onassis. Problemi di chi ha grandi patrimoni.
Intanto milioni di greci si barcamenano per mettere insieme il pranzo con la cena…
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