Menu

Libia nel caos: miliziani occupano aeroporto, voto rimandato

Aerei dirottati, carri armati che circondano gli edifici e voli annullati. Oggi nella capitale  Tripoli i miliziani della brigata al-Awfiya di Tarhuna (città nel sud della Libia) hanno militarmente occupato l’aeroporto per ore. I miliziani hanno circondato lo scalo e hanno occupato la pista con i loro mezzi blindati. Hanno anche sparato alcuni colpi di mitra a scopo intimidatorio, ferendo lievemente un addetto allo scalo. Gli uomini armati hanno piazzato carri armati e veicoli blindati lungo la pista e fatto uscire tutti i passeggeri dalla sala d’attesa chiudendo i cancelli. Il tutto per protestare contro il Consiglio Nazionale di Transizione per chiedere il rilascio di uno dei leader della fazione, Bouajila al-Habashi, scomparso mentre si recava nella capitale per incontrare i vertici delle forze di sicurezza del governo. 

Dopo ore di caos, alcuni emissari dei miliziani hanno avuto un colloquio con il presidente del Consiglio nazionale di transizione, Mustafa Abdel Jalil, e i ‘manifestanti’ hanno deciso di interrompere la protesta. E quindi dopo ore di caos, all’aeroporto internazionale libico è lentamente tornando la calma. Al termine del colloquio il portavoce del Consiglio nazionale di transizione libico, Mohamed al-Harizi, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sul ”rapimento” del colonnello Abouajila Al-Habashi, che sarebbe stato sequestrato da sconosciuti.

Le vicende di oggi non sono che lo specchio di una situazione generale di estremo degrado del sistema messo su dai golpisti che dopo aver cacciato e ucciso Gheddafi ora sono spaccati da mille contraddizioni. Con la conseguenza che le elezioni per l’Assemblea costituente libica, originariamente in programma il 19 giugno, sono state rinviate, “almeno alla prima settimana di luglio”. Ma la data non è stata ancora fissata dalla Commissione Elettorale Centrale il cui vicepresidente si è dimesso. 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • alfredo

    oggi 5 giugno, “il ratto di Bengasi”.Il suo nome è farid Adly,nato proprio a bengasi,dissidente libico che vive da oltre 40 anni in italia,dove lavora come giornalista. E’ un collaboratore di “radio popolare network” e del Corsera e ha fondato l’agenzia di stampa “Anbamed”.E’ una delle voci più menzognere,ricordo un suo articolo du l’Espresso in cui sosteneva che erano vere le fosse comuni sulle spiagge libiche dopo i “massacri “ordinati fa Gheddafi.Un vero infanme e sostenitore dell’aggressione imperialista alla Libia.Oggi questo cialtrone presenterà il suo libro”la rivoluzione libica.Dall’insurezione di Bengasi alla morte di Gheddafi” all’ass. cult. Punto rosso di Milano.Dato che si è replicato anche in italia il lancio di scarpe,sarebbe bello riusciree a vederlo anche al “punto rosso”. L’importante è però aggiustare la mira e che non riesca a a schivarle come ha fatto il criminale imperialista G. Bush.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *