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Tornano i golpe in America Latina? Destituito Lugo in Paraguay

Il Paraguay ha un nuovo capo dello Stato. Il vicepresidente Federico Franco ha preso il posto del presidente Fernando Lugo, che è stato destituito ed ha accettato di lasciare il potere al termine del via libera del Senato ad un processo di impeachment approvato dal Senato.

Franco, 49 anni, ha giurato nella notte ad Asuncion poche ore dopo l’approvazione dell’impeachment di Lugo, un ex vescovo di sinistra di 61 anni. Lugo era stato accusato di «inettitudine e mancanza di decoro»; in particolare gli veniva imputata una responsabilità per l’aumento della violenza nel paese, sfociata la settimana scorsa negli scontri tra polizia e contadini che occupavano una fattoria, con un bilancio di 17 morti, tra i quali 8 agenti.

Il testo che era stato presentato al Senato contro Lugo dall’estrema destra contiene però alcune argomentazioni molto esplicite chiare, come la presunta responsabilità del presidente per «l’insicurezza» nel paese e il fatto di aver favorito «un clima di confronto politico» ad Asuncion. Come si sa, a destra il “confronto” è una bestemmia; meglio se comandano loro, senza mezzi termini.

L’impeachment è stato approvato con 39 voti favorevoli e 4 contrari. Il giorno prima la destituzione era stata votata a larga maggioranza anche dalla camera bassa del Congresso. Entrambe le camere del parlamento sono dominate dall’opposizione a Lugo.

Poco dopo la destituzione, nella centrale Piazza delle Armi di Asuncion, dove fin dal mattino si erano radunati migliaia di simpatizzanti del capo dello Stato, per lo più contadini, sono scoppiati scontri con la polizia intevenuta per “proteggere” il nuovo presidente dal “suo” popolo.

In un discorso alla nazione, anche per evitare un bagno di sangue, Lugo ha annunciato di aver accettato di lasciare il potere.

Il vicepresidente Federico Franco, ex alleato di Lugo, era diventato negli ultimi tempi il suo principale avversario. L’impeachment è stato intanto respinto dal’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur). Il venezuelano Ali Rodriguez ha avvertito che i paesi dell’Unasur potrebbero applicare la ‘clausola democratica’ prevista dall’organismo, e non riconoscere quindi il governo che prenderà il posto dell’esecutivo di Lugo.

Il presidente dell’Ecuador, il socialista Rafael Correa, ha assicurato che «l’unico governo legittimo che Quito riconosce in Paraguay è quello presieduto da Fernando Lugo». Correa ha precisato la propria posizione via Twitter, poco dopo il giuramento ad Asuncion del nuovo capo dello Stato.

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