La polizia spagnola ha arrestato questa mattina il giovane rapper mallorquino Josep Miquel Arenas, ribattezzato “Valtònyc”, contro il quale una denuncia era stata emessa dal presidente dell’associazione nazionalista spagnola denominata Circulo Balear. L’associazione di destra si è risentita per i contenuti di una canzone – dal titolo ‘Circo Balear’ – ed ha chiesto alla magistratura di bloccare l’impertinente rapper. Il presidente del circolo di destra, Jorge Campos, è noto per aver ispirato un altro processo, quello contro nove esponenti della sinistra indipendentista catalana. Valtònyc ha composto il pezzo ‘Circo Balear’ dopo che Campos aveva denunciato 11 militanti dell’organizzazioni giovanile catalanista Maulets per averlo ‘minacciato e offeso’ nel corso di una manifestazione contro la corruzione organizzata nel 2010. Una denuncia supportata da un video girato dalla redazione del quotidiano El Mundo e dall’attività di spionaggio della Polizia Spagnola.
Campos ha quindi denunciato ‘Valtònyc’ per istigazione alla violenza e minacce di morte. I suoi pezzi inneggiano alla difesa della lingua catalana dagli attacchi dei nazionalisti spagnoli, alla difesa della libertà di espressione, esprimono una dura critica al sistema capitalista e una puntuale denuncia della distruzione dell’ecosistema da parte degli speculatori.
A causa della sua attività di rapper militante e impegnato Valtònyc è stato in questi anni oggetto di una durissima persecuzione giudiziaria ma anche mediatica, nella quale si è distinto il quotidiano di destra spagnolo El Mundo – contro il quale l’artista ha composto il pezzo “El Mundo dóna llicència per matar’ (“El Mundo dà licenzia di uccidere”). A sua difesa si sono schierati gli ambienti della sinistra antagonista e quelli della Sinistra Indipendentista catalana attiva nelle Isole Baleari, mentre suoi fieri persecutori sono i giovani del Partito Popolare – Nuevas Generaciones – e gli attivisti del gruppo locale Circulo Balear. Per oggi e per i prossimi giorni numerose organizzazioni e collettivi politici e sociali hanno annunciato numerose mobilitazioni per chiedere l’immediata liberazione di Valtònyc. Un presidio è stato già indetto dall’organizzazione indipendentista e di sinistra Arran per le 17 di oggi davanti al commissariato della Policia Nacional a Palma. Arran ha manifestato la sua solidarietà e il suo sostegno al rapper e lo ha invitato a non arrendersi alle minacce del “fascismo spagnolo” e a “continuare a combattere attraverso i suoi versi impegnati e pungenti”.
Non è la prima volta che un artista viene arrestato in Spagna per la sua attività e i contenuti delle sue canzoni: nell’ottobre dello scorso anno un altro rapper, Pablo Hasèl, era stato arrestato con l’accusa di incitamento al terrorismo. Per non parlare di almeno una decine di band basche o del resto dello Stato Spagnolo boicottate o perseguitate dalla magistratura, dalla stampa o da alcuni sindaci perché considerate antisistema o vicine alle posizioni del movimento basco di liberazione nazionale.
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