Come giudica i primi mesi di François Hollande?
Philippe Poutou: Ha lanciato un po’ di polvere negli occhi con alcune misure che sembravano di sinistra: la legge sulle molestie sessuali, i limiti ai redditi degli alti dirigenti delle aziende pubbliche, la pensione a 60 anni per 100.000 lavoratori che avevano iniziato a lavorare a 18 anni … Ma ciò che vediamo ora è che è solo una politica liberale. Vengono annunciati piani di licenziamenti e il governo li lascia fare, anche se lo stesso Montebourg (1) alza la voce di volta in volta. E’ l’applicazione del Trattato della Unione Europea che è un trattato liberale in atto. Holland vuole imporlo alla gente senza più nessuna discussione . Sappiamo che il governo vuole imporre l’austerità al popolo. Questa è la stessa politica condotta da Sarkozy. La continuità sarà anche su cose che non avremmo immaginato dal nuovo governo come la questione dello smantellamento dei campi rom o il numero chiuso per regolarizzazione dei migranti privi di documenti, il che produce lo stesso numero di deportazioni dell’ex ministro degli interni Guéant. E ‘scioccante.
Vi collocate nettamente in opposizione a François Hollande?
Sì. Pensiamo che sia essenziale per costruire una opposizione di sinistra al governo per impedire che l’opposizione sia monopolizzata dalla destra o dall’estrema destra, perchè essa potrebbe trarne beneficio negli anni a venire. Abbiamo già visto cosa succede con la sinistra al potere. Sappiamo cosa succede quando non c’è resistenza, nessuna lotta. Oggi, questa non si può procrastinare: si deve chiaramente discutere di questa opposizione poi sapere come arrivare a stoppare l’austerità, la crisi, i licenziamenti o questa politica razzista.
Jean-Luc Mélenchon ha chiesto una “grande manifestazione popolare” chiede un referendum sul trattato UE. Siete d’accordo con lui?
La sinistra del PS ha annunciato che non avrebbe votato il trattato. Idem hanno fatto gli eletti ecologisti. Joly ha anche annunciato la sua opposizione. Ora c’è anche Mélenchon. Siamo pienamente d’accordo con l”idea della manifestazione.. Dobbiamo sfidare il Trattato e impedire che venga votato. L’idea di stare insieme per le strade per protestare è buona.
Quindi siete a favore di un referendum sul Trattato UE?
Il referendum è una vera vera e propria mobilitazione popolare e l’unità. Basandosi in particolare sull’appello-Copernico Attac (la richiesta di un referendum su questo argomento, NdR) L’urgenza è ora quella di evitare la ratifica nelle prossime settimane.
Da Le Monde del 29 agosto
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